Con la vendemmia parte anche la
rincorsa per accaparrarsi personale qualificato e specializzato
nella delicata selezione delle uve in pianta. "Non si trova
manodopera e anche quest'anno c'è la corsa ad assicurarsi i
pochi operai agricoli specializzati sempre più rari e molto
ambiti per la vendemmia manuale", spiega Piero Cella, enologo e
titolare della cantina Quartomoro di Marrubiu.
"La vendemmia è un'arte e richiede competenza. Le premesse
per imbottigliare un buon vino partono proprio dalla raccolta
delle uve, il saper cogliere il momento ottimale, richiede
esperienza, competenza, talento, acume, intuizione - chiarisce -
Dobbiamo puntare sempre più su figure professionali con un
profilo eccellente, abbiamo bisogno di alzare l'asticella per
ottenere delle ottime vendemmie e promuovere l'enologia in
Sardegna con il giusto valore economico, che poi sarà
ridistribuito a tutte le figure professionali della filiera".
Cella mette in luce l'importanza di una professione, quella
dell'artigiano della vite "che non viene incentivata - denuncia
l'enologo - e che invece è centrale per fare il salto di
qualità, perché per ottenere vini di carattere, armonici,
equilibrati ed identitari, tanto fa il microclima e la
straordinaria biodiversità di cui gode la Sardegna, ma
altrettanto si deve alla professionalità di figure sempre più
richieste dal mercato e sempre più difficili da trovare. Una
professione che andrebbe motivata e incentivata anche attraverso
la formazione".
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