Va "dal 30 al 50 per cento", a
seconda della "localizzazione degli apiari", il totale della
perdita di produzione di miele in Valle d'Aosta nella stagione
ormai conclusa. Lo ha detto Denise Borbey, presidente del
Consorzio apistico della Valle d'Aosta, in occasione della
presentazione della 21/a edizione della Sagra del miele, in
calendario dal 25 al 27 ottobre prossimi a Chatillon. Perdite
che vanno a "incidere sui bilanci delle circa 170 aziende
valdostane che lavorano nel commercio del miele", ha
sottolineato.
La stagione, ha spiegato Borbey, è stata "un po' particolare.
Non è iniziata bene a causa delle frequenti precipitazioni
primaverili e delle temperature più basse della media che si
sono protratte sino a giugno. Questo ha azzerato la produzione
di millefiori primaverile e del miele monoflora di tarassaco,
mieli che quest'anno non troveremo sul mercato valdostano".
Le stesse precipitazioni però "ci hanno aiutati nella
produzione dei mieli estivi: abbiamo riscontrato un'ottima
produzione sia di quantità sia, soprattutto, di qualità riguardo
al millefiori di montagna e sui mieli monoflora di rododendro.
Discreta la produzione di castagno e tiglio, variabile in base
al posizionamento territoriale. Guardando al Canavese, dove
molti apicoltori valdostani vanno per produrre l'acacia, la
produzione è molto risicata".
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