La Regione del Veneto, attraverso
il suo ente strumentale 'Veneto Agricoltura', avrà la gestione
diretta della coltivazione di molluschi (la 'venericoltura')
nella laguna di Venezia. Lo prevede una deliberazione della
Giunta regionale, in attuazione della Carta ittica del Veneto,
su cui oggi ha dato parere favorevole la Terza commissione del
Consiglio.
Ne dà notizia oggi il consigliere regionale Marco Dolfin,
capo dipartimento Pesca per la Liga Veneta. "C'è soddisfazione
per questo risultato - afferma -. La Regione torna ad avere
competenze dirette sulla laguna, una gestione diretta di ciò che
prima era in capo alla società 'San Servolo Servizi srl', con
cui proseguirà un rapporto di consulenza per i prossimi sei
mesi, oltre al passaggio di consegne. Veneto Agricoltura, per
questo servizio, si avvarrà di una nuova unità organizzativa
interna con tre dipendenti, oltre ad una figura dirigenziale. Si
acquisiscono quindi anche le competenze per offrire ai veneti un
miglior servizio possibile".
Sarà mantenuto, per il 2024, l'importo del canone annuale nei
confronti delle imprese assegnatarie delle aree in gestione che
era già applicato dalla società 'San Servolo', destinando
l'eventuale risultato positivo ad attività per la pesca lagunare
o a progetti di sviluppo. "Sulla base del risultato economico
finanziario sulla gestione dell'attività di venericoltura in
Laguna di Venezia - conclude Dolfin - ci riserviamo di
rimodulare i canoni per il 2025, con un possibile risparmio per
i pescatori".
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