Con oltre 3mila delegati, 700
espositori, 180 Presidi Slow Food, di cui ventotto al loro
debutto, più di cinquanta etichette vinicole, 400 buyer
professionisti e operatori del settore, una sessantina di punti
street food e oltre mille eventi, è partita oggi la 20/a
edizione di Terra Madre Salone del Gusto, allestita al Parco
Dora di Torino, fino al 30 settembre nel segno di 'We are
Nature'.
Per il presidente della Regione, Alberto Cirio, la
manifestazione rappresenta "un momento di grande riflessione
sulle politiche agricole e del cibo. Che un prodotto debba
essere sano, buono e giusto è ormai una consapevolezza che sia
un patrimonio culturale, anche grazie al fatto che Terra madre
ha saputo parlare al mondo dei consumatori, facendo cultura.
Questa è la sfida che abbiamo come istituzioni, compresa la
nuova Commissione europea", ha aggiunto, soffermandosi poi sul
concetto di cibo giusto, evidenziando che "sfruttamento della
manodopera, non rispetto della sicurezza e della dignità umana
dei lavoratori sono inaccettabili".
"Siamo in una società dove tutto passa in fretta, tutto è una
moda che passa, invece il progetto Terra Madre dopo vent'anni è
quanto mai attuale", ha aggiunto l'assessore regionale Paolo
Bongioanni, mentre l'assessore comunale Domenico Carretta ha
definito il tema dell'edizione di quest'anno "un pugno allo
stomaco, che ci ricorda che il nostro mondo è malato e le scelte
che compiremo nei prossimi anni saranno determinati per il
futuro delle nuove generazioni".
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