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Il "Paesaggio misura del corpo" di William Congdon a Bologna

Il "Paesaggio misura del corpo" di William Congdon a Bologna

Dal 27 marzo la mostra sul pittore italo-statunitense

BOLOGNA, 24 marzo 2025, 16:26

Redazione ANSA

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"Dipingo sempre quello che sono, non quel che vedo". Era questo il pensiero del pittore statunitense, italiano di adozione, William Congdon (1912-1998) al quale il Museo d'arte e la Fondazione Cardinal Giacomo Lercaro di Bologna, in collaborazione con The William G. Congdon Foundation, il Museo Diocesano di Milano e la Galleria d'Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi, dedica la mostra "William Congdon. Paesaggio come misura del corpo" che inaugura il 27 marzo alle 18 per restare aperta fino al 27 luglio prossimo a ingresso libero.
    Curata da Pasquale Fameli e Giovanni Gardini e pensata per il Giubileo, l'esposizione si focalizza sulla produzione ultima di Congdon, quella degli anni '80 che tende a una radicale riduzione dei dati figurativi a vantaggio di una visione astratta ed essenziale, ma allo stesso tempo carica di significati esistenziali. "Una mostra che racconta la sua vicenda spirituale, una vicenda di speranza nella sua conversione al cristianesimo", ha spiegato Gardini alla presentazione. E di speranza ha parlato anche l'Arcivescovo di Bologna, il Cardinale Matteo Zuppi: "In un momento in cui di bellezza ce n'è poca perché c'è tanta bruttezza, c'è poca speranza e poco futuro, questa mostra rappresenta un motivo in più per essere all'altezza di tale eredità. Perché nell'artista c'è sempre qualcosa di spirituale, lo ricordava il Cardinale Giacomo Biffi, e in un mondo come quello attuale pieno di tragedie, anche Congdon ci aiuta a vedere lo spirituale, a tenere gli occhi aperti".
    La mostra raccoglie una collezione di oltre venticinque opere tra oli e pastelli, editi e inediti, legati all'anima europea dell'artista.
   

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