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La sottile linea d'Umbria, la nuova proposta per l'estate

La sottile linea d'Umbria, la nuova proposta per l'estate

Coinvolti 25 tra musei, siti archeologici e parchi

PERUGIA, 15 giugno 2024, 17:45

Redazione ANSA

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Con la mostra dedicata a Mario Merz "Se la forma scompare, la sua radice è eterna", alla Rocca Albornoz di Spoleto, è stata inaugurata "La sottile linea d'Umbria", la nuova proposta culturale per l'estate nella regione. Con in totale 25 luoghi della cultura coinvolti tra musei, siti archeologici e parchi.
    Una "sottile linea" ma con due percorsi che si intrecciano.
    Grazie a un lavoro "di sistema", dal 15 giugno, per la prima volta, con un solo biglietto di 15 euro sarà anche possibile visitare per circa quattro mesi i 14 musei nazionali dell'Umbria, dove, fino al 6 ottobre, si alterneranno interventi di arte contemporanea che stimoleranno lo sguardo e la mente del pubblico, tra grandi mostre, performance e installazioni inedite pensate appositamente per i diversi siti. Parchi archeologici, tesori etruschi e longobardi, capolavori tra Medioevo e Barocco, reperti preistorici e meravigliosi giardini rinascimentali saranno arricchiti dal dialogo con il lavoro di maestri del nostro tempo.
    Ogni fine settimana fino al 27 luglio inaugureranno così nuove mostre nelle 14 sedi museali del ministero dei beni culturali, mentre tra luglio e settembre altri 10 diffusi sul territorio aderenti al progetto regionale "MuseiON" saranno animati dagli interventi di due collettivi artistici umbri grazie a performance e produzioni di opere sul posto, con l'aggiunta di un progetto speciale.
    Si caratterizza pertanto in questo modo l'offerta denominata "La sottile linea d'Umbria", il nuovo progetto della Direzione generale musei del Mic, Musei Nazionali di Perugia - Direzione regionale Musei nazionali Umbria e della Regione Umbria, con il contributo della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre e la collaborazione di Radio Subasio.
    Non un progetto diffuso "ma di sistema", come ha sottolineato il direttore dei musei umbri Costantino D'Orazio durante la presentazione del progetto da lui coordinato e della prima mostra di Merz. "Una iniziativa avvincente che coinvolge aspetti materiali, i luoghi della cultura, e aspetti immateriali, il rapporto tra passato e presente" ha detto.
    Un'operazione "doppiamente lodevole" per la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. "Prima di tutto - ha detto - perché il filo che andrà a legare questi musei testimonia la vivacità contemporanea dell'Umbria, terra fertile di suggestioni e di connessioni. In secondo luogo perché è la prova della presenza sul territorio di realtà che, nella loro diversità di paesaggio, di atmosfera, di patrimonio, riescono a trovare un linguaggio comune in grado di attrarre pubblico nazionale e internazionale, sollecitando il desiderio di tornare più volte in Umbria".
    La prima grande mostra è quindi quella dedicata a Mario Merz (1925-2003), il quale fino al 6 ottobre è protagonista alla Rocca di Spoleto con un'esposizione realizzata in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino, come ha ricordato durante l'inaugurazione Beatrice Merz. Il Cortile d'Onore e i due saloni monumentali della fortezza accoglieranno alcune tra le installazioni storiche più significative dell'artista, maestro dell'arte povera.
   

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