(di Danilo Nardoni)
Una Bohème per la generazione
social. Ma non solo. Un innovativo format per tornare a far
amare l'opera. Alla 79/a edizione della Sagra Musicale Umbra per
la prima volta su un palcoscenico (il debutto venerdì 13
settembre al Teatro Morlacchi di Perugia con l'Orchestra da
Camera di Perugia diretta dal maestro Enrico Bronzi) andrà in
scena "La Bohème", una delle più celebri opere di Giacomo
Puccini, in "versione pocket" da 90 minuti.
Si chiama Operacorto ed è l'esclusivo format, del quale ha
parlato di recente anche il Times di Londra, ideato dal tenore
Gianluca Terranova.
Tenore romano ma umbro di adozione, ha scelto l'Umbria per
far partire il progetto con la Sagra Musicale prima di portarlo
avanti anche in altri teatri e regioni italiane. "Il format
nasce per la televisione per la durata di 20 minuti - afferma
Terranova parlando con l'ANSA - ma poi parlando con la Sagra ci
è venuta l'idea di portare l'opera a teatro per una prima
assoluta teatrale, con un'ora e 20 minuti di musica rispetto
alle tre ore orginali".
Nel centenario pucciniano, la Sagra, in programma fino al 20
settembre, offre un omaggio al compositore lucchese considerato
uno dei maggiori operisti di tutti i tempi. E non sarebbe potuto
essere diversamente visto che la manifestazione quest'anno
prende in prestito il suo titolo - "Ma per fortuna è una notte
di luna..." - proprio da uno dei più celebri passaggi de La
Bohème.
Rendere nuovamente l'opera "un genere musicale accessibile",
permetterne "la fruizione anche a un pubblico di non esperti,
valorizzare e tornare a far amare un genere che ha fatto la
grandezza della cultura italiana nel mondo e che oggi rischia di
essere dimenticato proprio nel nostro Paese" è quindi
l'obiettivo dell'adattamento per Terranova, tenore affermato che
ha calcato i più grandi teatri di Opera, dal Teatro alla Scala
di Milano al Covent Garden di Londra, impegnato nella
divulgazione della tecnica vocale della scuola di canto italiana
del Melodramma e che anche lui sarà protagonista sul palco.
Il tenore spiega anche come sarà raccontata la grande storia
de La Bohème in soli 90 minuti: "Le arie più famose e
rappresentative del capolavoro pucciniano sono 'cucite' da una
narrazione originale per il format che guida lo spettatore nel
complesso snodo drammaturgico, presentando situazioni e
personaggi".
"Lo scopo - prosegue - non è quello di banalizzare l'opera o
riscriverla con un lieto fine, la versione abbreviata attrarrà i
giovani che sono attenti solo a TikTok verso un'opera che molti
trovano noiosa. Non è una selezione di aria in aria, ma un
format d'autore ben ideato per costruire il pubblico di domani".
Ma per Terranova c'è anche un altro motivo: "Visto che i
milioni di euro destinati alla lirica sono di tutti, mi sembra
giusto che tutti la possano comprendere e poter un giorno andare
a vederla in forma integrale e non sentirsi 'ignoranti' o
'impreparati'. Operacorto vuole quindi colmare un gap e un vuoto
che c'è tra l'opera e coloro che la pagano con le tasse".
"Alcuni puristi - sottolinea ancora Terranova - si sono chiesti
perché fare questa cosa, ma se erudisco un pubblico che non
conosce l'opera significa che sto innalzando quello più
impreparato a capire Puccini. L'opera deve emozionare tutti e
non solo gli intenditori, ed anche chi, come i ragazzi di tik
tok, è spaventato dalla durata".
La regia e la formazione dei due cast composti da giovani e
talentuosi artisti provenienti da tutto il mondo (in totale 20
persone tra italiani, giapponesi, russi, cinesi, coreani,
sudamericani) è a cura di Terranova, con le scenografie colorate
e sorprendenti di Giacomo Cossio.
Per Terranova sarà anche una prima collaborazione con
l'Orchestra da Camera di Perugia. Lo spettacolo dopo la prima al
Morlacchi di Perugia verrà replicato martedì 17 settembre al
Teatro Mancinelli di Orvieto e mercoledì 18 al Teatro Comunale
di Todi. Gli appuntamenti saranno preceduti da seminari
introduttivi che contribuiranno a fare di questo capolavoro
anche uno strumento di divulgazione.
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