In una camera ardente gremita da
semplici cittadini, tra i quali numerosi esponenti della
comunità romena friulana, è stato presieduto oggi dal decano
della Chiesa ortodossa romena del Triveneto padre Florin
Chereches e concelebrato con altri sacerdoti il rito di commiato
per Bianca Doros e Patrizia Cormos, le due ragazze scomparse
nella piena del Natisone nei pressi del Ponte Romano di
Premariacco il 31 maggio e le cui salme sono state recuperate il
1/o giugno. Attorno alle bare e ai familiari si sono stretti
parenti, amici, colleghi di lavoro dei genitori delle due
giovani, i quali risiedono tra Campoformido e Udine, i due
comuni che hanno proclamato per oggi il lutto cittadino. Al
commiato, in lingua romena e italiana, ha preso parte anche
l'arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba. "Per testimoniare
la nostra vicinanza umana e cristiana e per un momento di
preghiera comune", ha detto a margine.
Erano presenti diverse autorità, tra le quali il sindaco di
Udine Alberto Felice De Toni con altri esponenti della Giunta,
il questore Alfredo D'Agostino, il prefetto Domenico Lione, i
comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza.
Gli astanti, molti dei quali attoniti o commossi in
preghiera, hanno partecipato al rito davanti alle bare con le
salme di Bianca e Patrizia in abito bianco da sposa per il loro
ultimo viaggio come vuole la tradizione del loro Paese
d'origine.
Su uno schermo posizionato in alto sulla parete, scorrevano
le immagini delle due giovani ritratte da sole o insieme in
momenti felici della loro vita.
Diversi semplici cittadini si sono già recati da ieri in visita
alla camera ardente dove le salme di Patrizia e Bianca
rimarranno fino a stasera, quando è previsto - o domani all'alba
- il rimpatrio in Romania, dove saranno celebrati i funerali.
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