"Transizione digitale e
sostenibilità sono sempre più connesse nel percorso di
innovazione del nostro settore". È quanto sostiene Barbara
Colombo, presidente di Ucimu-Sistemi per produrre,
l'associazione dei costruttori di macchine utensili, robot e
automazione, sottolineando la necessità di abbinare agli
incentivi 4.0 il tema della sostenibilità per "raggiungere le
aliquote del 40% che c'erano in precedenza". Nel 2023 infatti il
credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali
funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale è sceso al
20% del valore dell'investimento.
"Le macchine utensili, essendo fatte di parti di metallo, sono
per definizione sostenibili perché fatte in gran parte di
materiali riciclabili all'infinito. Inoltre prima di esser
riciclate possono essere revampizzate con un allungamento di
vita importante di ciascuna macchina", spiega Colombo,
sottolineando che la componente digitale delle macchine 4.0
"è un driver per la sostenibilità in quanto permette
all'utilizzatore di programmare in modo più efficiente i
processi produttivi e ridurre i tempi di produzione". Tra
l'altro, "i componenti di nuova generazione montati sulle nostre
macchine sono già progettati in una logica sostenibile" ed è
fondamentale il tema dei dati, che "se vengono bene elaborati e
utilizzati danno informazioni importanti", afferma la presidente
dell'associazione, in occasione della presentazione del primo
Bilancio di Sostenibilità del settore macchine utensili,
realizzato da Ucimu in collaborazione con Altis, Alta Scuola
Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano
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