"Il progetto di potenziare
Orizzonti Sistemi Navali rappresenta il modo più corretto per
operare insieme a Leonardo fondendo le nostre rispettive
competenze. Oggi ci sono le condizioni per farlo nel migliore
dei modi". Ne è convinto Pierroberto Folgiero, ad. di
Fincantieri, che in una intervista al Sole 24 Ore oggi in
edicola, risponde a una domanda sulla possibilità di una più
stretta collaborazione tra Fincantieri e Leonardo nella joint
venture Orizzonte Sistemi Navali.
Folgiero parla di come deve cambiare Fincantieri ribadendo i
due ambiti a lui cari, digitale e green, "facendo leva sui
nostri tre business: navi da crociera, navi militari e navi da
lavoro. Tre linee di attività che devono lavorare insieme". Ma
occorre anche un cambiamento in "disciplina finanziaria e
governo dei costi" perché "il fatto di essere bravi si deve
vedere, oltre che dalla qualità delle navi che costruiamo,
dall'entità della posizione finanziaria netta e degli utili".
Sui 324 milioni di perdite, frutto di svalutazioni, Folgiero
precisa che "in questo momento era necessario fare una review
strategica delle commesse. Il primo motivo è dovuto al forte
aumento dei costi delle materie prime. L'altra ragione è
correlata al business delle infrastrutture, dove operiamo
attraverso Fincantieri Infrastrutture, che ha avuto una
performance negativa: circa 150 milioni di perdite su 300
milioni di fatturato". E sulla nave digitale e verde, Folgiero
indica che questa mira a "soddisfare i nostri armatori che oggi,
per quanto riguarda la regolamentazione delle emissioni, sono
sottoposti a soglie normative sempre più stringenti". Da questo
punto di vista, "alcune soluzioni sono già state introdotte
sulle nostre navi e abbassano le emissioni del 30% attraverso un
sistema che genera grandi bolle d'aria e migliora la
fluidodinamica della nave, riducendo l'attrito e i consumi".
Infine, il futuro dei conti con l'annunciato ritorno all'utile
nel 2025: "Il margine operativo lordo nel 2025 varrà il 7% dei
ricavi mentre l'ultima riga del bilancio varrà il 3%, ma nel
2027. Abbiamo poi indicato un obiettivo di rapporto tra debito e
ebitda di tre volte, ossia un debito sostenibile. Questo
chiarisce il nostro percorso finanziario e fornisce una risposta
a chi chiede se serva un aumento di capitale".
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