Due uomini ammoniti con provvedimento
del questore di Roma per violenza domestica e maltrattamenti,
hanno deciso di seguire il percorso di recupero per autori di
violenze e maltrattamenti a cura di un team di esperti. Si
tratta di uno strumento previsto nel protocollo di intesa
"Zeus", siglato lo scorso luglio tra il questore di Roma e il
Cipm Lazio, nell'ambito dell'attività di contrasto al fenomeno
della violenza sulle donne condotta dalla Polizia di Stato.
L'obiettivo del progetto è dare la possibilità agli uomini
maltrattanti di accedere a un ciclo di incontri con un'equipe
multidisciplinare (criminologi, avvocati, psicoterapeuti,
educatori e mediatori) per poter riflettere e ricostruire, sul
piano emotivo e cognitivo, le vicende che li hanno portato a
porre in essere le condotte violente e diventare, così, persone
migliori.
Gli uomini che seguiranno il percorso sono due cittadini
italiani di 42 e 57 anni ammoniti rispettivamente per violenza
domestica nei confronti della madre e atti persecutori verso
l'ex compagna. Nel caso del 42enne la madre ha raccontato ai
poliziotti di essere stata aggredita dal figlio. In preda alla
paura è stata costretta ad allontanarsi dalla propria abitazione
dove non poteva rientrare poiché il figlio glielo impediva.
Il 57enne, invece, ha perseguitato la ex compagna facendosi
anche trovare sul pianerottolo della sua abitazione ad
attenderla e da ciò ne è scaturita una discussione con offese e
minacce. L'uomo l'ha anche pedinata.
Il percorso di recupero, spiega la polizia, costituisce un
modello d'azione innovativo ed efficace, che amplia l'incisività
dello strumento di natura amministrativa dell'ammonimento del
questore, in quanto mira a favorire la consapevolezza negli
ammoniti del disvalore sociale e della lesività dei
comportamenti prevaricatori, cercando di prevenirne la
reiterazione.
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