Dalle origini nella piccola località
di Kankakee, in Illinois, passando per la formazione all'Opera
di Chicago sotto gli insegnamenti del maestro Alfredo Kraus,
fino alla sua affermazione in Europa. Il tenore americano
Gregory Kunde si racconta nel libro 'Una vita da cantare'
(Editore Pigmalion) scritto con il giornalista José Luis
Jimenéz.
L'artista, in questi giorni impegnato al Teatro dell'Opera
di Roma nelle prove da protaggonista di Otello che andrà in
scena il 1 giugno, presenterà il volume il 31 maggio alle 16:30
nella Sala Gialla del Teatro Costanzi, con ingresso libero. La
biografia è costruita a partire dalla testimonianza dello stesso
compositore e di coloro che hanno svolto un ruolo fondamentale
nel suo percorso artistico di oltre 40 anni, con riflessioni sul
canto e sul mondo dell'opera. La narrazione affronta anche i
momenti più difficili, come quello della grave malattia che lo
ha colpito vent'anni fa e della crisi vocale che ha messo a
rischio la sua carriera.
Con Kunde parteciperanno all'incontro Jimenez e il direttore
d'orchestra Daniel Oren, che sarà sul podio dell orchestra del
Teatro per dirigere il capolavoro di Verdi nell'allestimento di
Allex Aguilera. Cantanti di spicco nel panorama lirico
internazionale, Kunde è considerato uno dei tenori verdiani più
apprezzati al mondo. Torna all'Opera di Roma dopo aver cantato
nella scorsa stagione nell'Aida di Verdi firmata Livermore e nel
dittico Il tabarro/Il Castello del Principe Barbablu con la
regia di Johannes Erath.
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