"Non era mai successo, dall'entrata
in vigore della legge 84/1994, che un porto fosse guidato da due
commissari anziché da un presidente. Dallo scorso 14 giugno è
ciò che sta accadendo agli scali di Genova, Savona e Vado
Ligure: il principale sistema portuale del Paese, uno dei più
importanti d'Europa nonché la primaria via d'accesso per
l'industria del Nord Italia, è costretto a operare in regime di
assoluta emergenza, con l'ovvia incertezza che questa situazione
sta generando. Un fatto tanto inedito quanto grave, che avremmo
preferito non sperimentare". Lo denuncia il segretario della
Cisl Liguria Luca Maestripieri secondo cui "ai porti di Genova e
Savona serve un guida autorevole in tempi rapidi".
"Le recenti rassicurazioni arrivate dal Mit confermano
l'urgenza di nominare il presidente - sottolinea -. Ricordiamo
che la principale Autorità di sistema portuale italiana deve
essere messa in condizione al più presto di portare avanti
investimenti, progetti e piani di sviluppo senza i quali diventa
impossibile competere con gli scali concorrenti nazionali e
soprattutto stranieri. Diga foranea di Genova, elettrificazione
delle banchine, definizione del piano regolatore portuale: sono
solo alcune delle sfide che l'AdSP deve poter affrontare in
condizioni di serenità e non di commissariamento. Ci appelliamo
alla politica regionale e a quella nazionale affinché il timone
dei 'Ports of Genoa' sia affidato in tempi ragionevolmente
celeri a una personalità autorevole che sappia dare garanzie di
crescita al territorio, alle aziende e alle migliaia di persone
che lavorano nei porti e nel loro indotto".
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