/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Insulti e minacce a Segre, chiusa l'inchiesta per 12 persone

Insulti e minacce a Segre, chiusa l'inchiesta per 12 persone

Il figlio della senatrice: 'Gli insulti la amareggiano, ma non la fermano'

MILANO, 23 gennaio 2025, 19:23

di Bianca Maria Manfredi

ANSACheck
Liliana Segre - RIPRODUZIONE RISERVATA

Liliana Segre - RIPRODUZIONE RISERVATA

Liliana Segre non ferma i suoi impegni per gli insulti che continuano ad arrivare e che adesso bersagliano i social dei cinema in cui il docu-film Liliana è stato proiettato dal 21 al 23 gennaio.

   Lo ha assicurato il figlio Luciano Belli Paci, nel giorno in cui la procura di Milano ha chiuso l'inchiesta su dodici persone accusate di minacce e diffamazione aggravate da motivi di odio razziale nei suoi confronti. Intanto un articolo di Pierluigi Battista su Il Foglio interroga sull'opportunità di celebrare il Giorno della Memoria.

   "Gli insulti la amareggiano ma non la fermano", ha detto Belli Paci, dopo che il presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach ha spiegato che la senatrice a vita ieri ha deciso all'ultimo di non partecipare all'inaugurazione al Memoriale della mostra che l'artista Marcello Maloberti ha realizzato insieme a lei al Memoriale.

   Ha detto "'non me la sento di uscire' - ha raccontato Jarach -, non ha detto 'non me la sento di fronteggiare le situazioni', perché lei ha sempre dimostrato coerenza e capacità di rispondere a queste situazioni".

   "Non è tipo da fermarsi" ha ribadito il figlio della senatrice ricordando che Segre, a 94 anni, sarà il 28 gennaio alla cerimonia per del Giorno della Memoria al Quirinale e il 6 febbraio all'evento organizzato al Memoriale della Shoah dalla Comunità di Sant'Egidio. E ha sottolineato che non sarà alla proiezione del film il 27 all'Università Statale di Milano semplicemente perché non era mai stato previsto e lei si troverà già a Roma, mentre una sua intervista sarà messa online sul sito del Memoriale il 27 gennaio, nel giorno della Memoria. "E' stanca e ha ridotto gli impegni - ha spiegato -. Certo non le fanno piacere gli insulti, ma non si ritira".

   A esprimere "sdegno e ferma condanna per i vergognosi insulti antisemiti rivolti tramite i social alla senatrice Liliana Segre" è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa. E anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha stigmatizzato le "parole inqualificabili che offendono la sua persona, la memoria e i valori fondamentali della nostra democrazia".

   Ma sul Giorno della Memoria dalle pagine del Foglio è arrivato l'invito di Battista: "disertiamo il giorno della memoria che dal 7 ottobre 2023 ha smarrito il suo significato" visto che "gli ebrei sono stati lasciati soli". "Non si può disertare il giorno della memoria, che è una legge dello Stato" secondo il rabbino capo di Milano Alfonso Artbib. "E' un dovere essere presenti" ma, ha aggiunto, "credo che vada ripensata questa giornata, che è iniziata con le migliori intenzioni" perché "è necessario che diventi un momento di riflessione e lo è poco, è necessario riflettere ovviamente sulla Shoah ma anche sull'antisemitismo".

   "L'ondata di antisemitismo c'è ed è ora di riconoscerlo" ha aggiunto convinto che proprio a questo "clima preoccupante" siano dovuti gli insulti "allucinanti" a Segre.

   Non sono nuovi ma ora "si sono moltiplicati". Risale al dicembre del 2022 la denuncia per gli insulti presentata da Segre, presa di mira anche per essersi vaccinata: per 12 persone è stata chiusa l'inchiesta in vista del rinvio a giudizio, per altre 17, fra cui Gabriele Rubini, conosciuto come chef Rubio, ha chiesto l'archiviazione la Procura, che ha aperto anche un'altra inchiesta. "Segre - ha osservato il vicepresidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Milo Hasbani - non merita quello che sta succedendo, per il suo impegno, per la sua persona e per la sua storia. È forte e andrà avanti, la prende con una certa ironia ma non è giusto". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza