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Capo ultrà Lucci al gup, 'non ho fatto i soldi con la curva'

Capo ultrà Lucci al gup, 'non ho fatto i soldi con la curva'

Interrogato in aula bunker, 'parlavo con Berlusconi di calcio'

MILANO, 28 marzo 2025, 13:35

Redazione ANSA

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"Non ho mai fatto soldi con la curva, i soldi li ho fatti con affari illeciti che non c'entrano nulla, con la droga. Il fondo cassa della Sud è sempre stato gestito in modo trasparente, con la società e i dirigenti ho sempre avuto buoni rapporti e all'epoca andavo anche a casa di Berlusconi a parlare di calcio".
    E' quanto avrebbe detto, in sostanza, il capo ultrà rossonero, ex leader della Sud, Luca Lucci, detto "il toro" in carcere da sei mesi, che oggi si è fatto interrogare, nell'aula bunker davanti al carcere milanese di San Vittore. Lucci è uno degli imputati nel maxi procedimento, con più filoni tra cui quello sugli arresti degli ultras del 30 settembre per associazione per delinquere, davanti alla gup Rossana Mongiardo, scaturito dalle indagini di Polizia e Gdf, coordinate dai pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra.
    Da quanto si è saputo, Lucci, che ha risposto alle domande di uno dei suoi legali, Alessandro Diddi, ha iniziato a parlare, dopo aver scelto il rito abbreviato, del suo ruolo di capo ultrà, della sua ascesa al vertice della curva Sud, affermando di non aver mai creato danni o problemi al club rossonero. E l'interrogatorio, che vede al centro anche un'accusa di tentato omicidio nel 2019 ai danni dell'ultrà rossonero Enzo Anghinelli, proseguirà nella prossima udienza, sempre a porte chiuse come tutto il procedimento, tra abbreviati e udienze preliminari.
    In sostanza, da quanto si è appreso, Lucci, destinatario nei mesi scorsi anche di due misure cautelari per fatti di droga dopo l'arresto a fine settembre per associazione per delinquere e un'altra ordinanza per il tentato omicidio, avrebbe ricondotto tutti i suoi comportamenti al tifo per il Milan e alla vita da ultrà, cercando di sminuire le contestazioni. "La cassa della Sud era gestita in modo trasparente", ha detto ancora. Si andrà avanti con l'esame in aula il 15 aprile.
    Tra le parti civili, oltre a Milan, Inter e Lega Serie A per le imputazioni sugli ultras delle curve di San Siro, anche lo stesso Anghinelli, vittima del tentato omicidio.
   

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