In Italia ogni 5 minuti una donna viene colpita da una malattia cardiovascolare per un totale di 124 mila casi all'anno con una mortalità del 31%. La malattia coronarica, la condizione predisponente all'infarto, interessa 1 donna su 9 tra i 45 e i 64 anni e 1 su 3 dopo i 65.
Sono alcuni dei dati presentati al convegno 'Medicina di genere: verso una personalizzazione della cura e…oltre' promosso dal Centro Cardiologico Monzino Irccs a Milano. Dati che fanno dire al Monzino, struttura d'eccellenza dedicata alla cura del cuore, che le donne, sono le "cenerentole della cardiologia".
Rispetto agli uomini infatti, sono meno sottoposte ad indagini di screening. Il problema, stando ai dati emersi dal convegno, è anche che mancano conoscenze: "allo stato attuale - è stato spiegato - la disfunzione endoteliale e microvascolare del circolo coronarico nella donna è pressoché sconosciuta perché mancano studi specifici".
Un obiettivo a cui il Monzino contribuisce con l'attività clinca del Women Heart Center ma anche con la ricerca. L'ultimo risultato è lo studio Clarifier, in collaborazione con la Radioterapia Senologica dell'Istituto Europeo di Oncologia. Lo studio ha mirato ad analizzare nelle pazienti con tumore al seno, la relazione tra i fattori di rischio cardiovascolare presenti prima della diagnosi di neoplasia ed il trattamento antitumorale e il rischio di sviluppare eventi coronarici dopo la radioterapia. Lo studio, misurando il punteggio di calcio nelle arterie coronarie (calcium score) ha dimostrato che è possibile identificare le donne ad alto rischio di sviluppare eventi cardiovascolari dopo un trattamento di radioterapia, rendendo possibile modulare la cura in modo da ottenere il minimo possibile di danni al cuore.
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