Dante Ferretti in piazza Cavour, in uno dei momenti suggestivi della Festa del Mare, incanta il pubblico di Ancona. Il tre volte Premio Oscar, scenografo e costumista ha raccontato aneddoti della sua gioventù come quando "invece di studiare andava al cinema".
"Uscivo di casa e papà mi chiedeva dove andassi - ricorda Ferretti - io gli dicevo che andavo a studiare con gli amici, invece andavo al cinema. E quando la sera tornavo - vedevo anche tre film al giorno - ed ero stanco ... Abbiamo studiato tantissimo dicevo".
Poi i ricordi dei sui passaggi a Macerata e ad Ancona per preparare i set. I ricordi del lavoro fatto con Pasolini, proprio ad Ancona. "Pasolini, legatissimo alla madre, la voleva protagonista. Ma come poteva essere - racconta ancora Ferretti - lei aveva una certa età, Maria era giovane, vergine...Come poteva essere".
E ancora: "ero io che per il "Il Vangelo secondo Matteo" (film del 1964, scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, ndr) trovavo i posti per girare qui ad Ancona, ricordo che portai io su la croce, la facevo mettere nei posti dove avremmo girato le scene e che mi indicava Pasolini". E via con il racconto.
"Pasolini mi dava le indicazioni e io costruivo. Ho costruito la nave. Poi sono andato a Ponza a fare altre navi e lì abbiamo girato il resto della pellicola. Cinque-sei giorni, finito il lavoro ho salutato Fellini e sono tornato a casa a Roma".
"Mi chiama un'amico per andare a Fregene, torno a casa a prendere il costume e suona il telefono: "Pronto, fai subito le valige perché tra tre ore devi venire in Cappadocia" dall'altra parte del filo c'era Rossellini. "Ma dov'è la Cappadocia, gli ho chiesto: devi andare a Istanbul, da lì in Turchia poi c'è chi ti prendono e ti portano in Cappadocia". "Ma a fare che?", chiede Ferretti. "C'è Pasolini che sta facendo Medea e il direttore di produzione gli ha messo uno scenografo che a lui non va bene...
devi venire di corsa, non abbiamo ancora iniziato a girare.
Pasolini ha detto 'Voglio Ferretti'". E così ha ripreso il viaggio.
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