Nei primi nove mesi del 2024 nelle Marche export in valore in calo del -6,4% sull'analogo periodo 2023 per quel che riguarda il comparto calzaturiero, meglio però del valore italiano -8,4. Le prime 5 destinazioni dell'export marchigiano, che coprono il 46,7% del totale, sono risultate: Francia (+22,2%), Germania (-11,8%), USA (-11,9%), Cina (-23,7%) e Belgio (+4,6%). La Russia, sesta, segna un -33,1%.
Il numero di imprese attive (calzaturifici + produttori di parti) ha registrato a fine dicembre 2024, tra industria e artigianato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di -195 aziende rispetto al consuntivo 2023, accompagnato da un saldo negativo di -1.546 addetti (a livello nazionale il calo è pari al -3,8%). Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps per le imprese marchigiane della filiera pelle nell'intero 2024, si registra un aumento del +163,8% rispetto al 2023: sono state autorizzate quasi 6 milioni di ore, un numero superiore del +116,5% anche rispetto alla situazione pre-Covid del 2019.
Questa la fotografia del settore, scattata dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, sia a livello nazionale che marchigiano, presentata in occasione di Micam, la più importante fiera del comparto in che proseguirà fino a domani 25 febbraio alla Fiera Milano Rho. "Auspico che entro l'anno in corso si possa concretizzare una ripartenza per le aziende calzaturiere, che rappresentano uno dei settori cruciali per il Made in Italy", il commento di Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici e Micam.
A visitare le 93 imprese delle Marche presente al Micam, nella giornata di ieri anche il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli. "Le Marche sono storicamente la regione più rappresentata al Micam, quest'anno con 93 imprese presenti in tutti i padiglioni. Nel distretto marchigiano delle calzature si concentra infatti ben il 30% delle imprese nazionali del settore. Siamo una regione ad altissima vocazione manifatturiera, dove si esprime il genio artigiano e la capacità di innovarsi dei nostri imprenditori. Un'eccellenza che sosteniamo e nella quale crediamo profondamente", le parole del Governatore.
Acquaroli ha ricordato che la Regione tra le azioni a sostegno del comparto ha sottoscritto un protocollo d'intesa con l'associazione categoria di riferimento. A questo si sono aggiunti "diversi bandi per le Pmi a supporto dell'innovazione, la ricerca, lo sviluppo, l'internazionalizzazione e, ultimo in ordine di tempo, per l'accesso al credito per la capitalizzazione e gli investimenti" ai quali posso accedere anche le aziende del calzaturiero "che rappresentano un settore strategico per le Marche".
Il governatore delle Marche a Milano ha registrato le preoccupazioni degli imprenditori ma anche "un ottimismo per i tanti Bayer che tradizionalmente non venivano negli ultimi anni". Un segnale "che il settore italiano e marchigiano (che rappresenta il 30% del totale italiano) ancora attrae". Anche perchè "dalle nostre aziende viene realizzato un prodotto bello e fatto bene". Nel presidente delle Marche c'è anche la consapevolezza delle difficoltà per il contesto nazionale e internazionale e proprio per sostenere l'uscita dalla crisi ricorda che "abbiamo 90 milioni di euro per il credito con i fondi europei".
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