Il modello cooperativo rappresenta
un'alternativa concreta alle logiche del capitalismo
tradizionale, spesso orientate esclusivamente al profitto. Le
parole del presidente Regionale di Agci (Associazione generale
cooperative italiane) Marche, Antonio Gitto, nel corso del XIV
Congresso di Agci Marche, svoltosi il 29 marzo scorso presso
l'Auditorium dell'Hotel Federico II di Jesi (Ancona).
L'appuntamento ha costituito un momento di confronto sul ruolo
della cooperazione nel promuovere uno sviluppo sostenibile, equo
e resiliente, in un contesto di profondi cambiamenti economici e
sociali. Dopo i saluti iniziati del sindaco di Jesi Lorenzo
Fiordelmondo, si è sviluppato un articolato dibattito in cui è
emersa con chiarezza la "centralità delle imprese cooperative
nella transizione verso un'economia più inclusiva e
sostenibile". "Il valore dell'alleanza e la sua contemporaneità
in un'ottica di innovazione, - è stato sottolineato - la sua
importanza per le giovani generazioni anche in ottica di
cambiamenti climatici, l'impegno della Regione Marche in bandi e
finanziamenti e l'appoggio del sistema camerale sono stati fra i
concetti che maggiormente sono stati dibattuti già in questa
prima fase della giornata dei lavori".
Tra gli interventi quelli della sottosegretaria al ministero
dell'Economia Lucia Albano, di Francesco Corvaro, inviato
speciale per il Cambiamento climatico, del Capo di Gabinetto
Patrizia Savarese Viceprefetto di Ancona , dell'Assessore
regionale Goffredo Brandoni, del Presidente della Provincia di
Ancona Daniele Carnevali e del presidente della Camera di
Commercio Marche Gino Sabbatini. Presente anche il presidente
del Consiglio regionale Dino Latini.
"Le sfide globali, dal cambiamento climatico alla rivoluzione
digitale, dall'invecchiamento della popolazione ai flussi
migratori, - ha osservato Gitto - impongono un ripensamento
delle strategie economiche e sociali. Le cooperative, grazie
alla loro vocazione mutualistica e democratica, possono essere
protagoniste di questo cambiamento, generando valore condiviso e
contribuendo a un equilibrio tra crescita economica, equità
sociale e tutela ambientale". Un focus importante è stato
dedicato alle nuove generazioni e alla necessità di promuovere
una cultura cooperativa tra i giovani.
"Le nuove generazioni dimostrano una crescente attenzione ai
temi della sostenibilità e della solidarietà - ha aggiunto Gitto
- ma è fondamentale accompagnarle con strumenti concreti,
formazione e incentivi per far sì che vedano nella cooperazione
un'opportunità reale di crescita personale e professionale".
Un altro tema centrale affrontato è stato il rapporto tra
migrazione e cooperazione: nelle Marche, dove l'8,9% della
popolazione è di origine straniera, il modello cooperativo si
dimostra un "efficace strumento di inclusione lavorativa e
sociale; è emersa anche l'esigenza di trovare risposte
innovative per affrontare l'invecchiamento demografico: il 24,9%
della popolazione regionale è over 65.
Tra i momenti più significativi la tavola rotonda "ESG:
opportunità di crescita per le imprese e sviluppo per i
territori", moderata dal professor Marco Giuliani
dell'Università Politecnica delle Marche. Al dibattito hanno
partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Marche
Francesco Acquaroli, il presidente dell'Ordine dei Dottori
Commercialisti di Ancona Camillo Catana Vallemanni, la
professoressa Maria Serena Chiucchi e il professor Marco
Cucculelli (Univpm), il presidente di Confindustria Ancona Diego
Mingarelli, il Ceo di Athena Capital Management Nunzio
Tartaglia, il Responsabile Relazioni Istituzionali & CSR di
Carnj Sca - Piattaforma Fileni Alessandro Tramontano. I relatori
hanno evidenziato l'importanza della sostenibilità per territori
e aziende cooperative. Le cooperative, che hanno insito il
concetto di sostenibilità sociale, "devono operare in sinergia
con altre aziende e istituzioni per contribuire allo sviluppo
sostenibile e al progresso dei territori e comunità. La
sostenibilità non va subita ma abbracciata come leva strategica,
in modo razionale, programmato e in collaborazione con altre
realtà per valore diffuso sulle comunità di riferimento.
Per il futuro, Agci Marche ha posto l'accento sulla
"necessità di investire in ricerca e innovazione, stringendo
un'importante collaborazione con la Politecnica delle Marche:
l'accordo mira a "rafforzare il legame tra mondo accademico e
imprenditoriale, creando nuove opportunità per le cooperative e
per il territorio".
Il ruolo strategico delle cooperative nella costruzione di
un'economia più equa e resiliente, è stato ribadito dal
presidente nazionale di Agi, Giovanni Schiavone: "il modello
cooperativo è la dimostrazione che è possibile coniugare
crescita e sostenibilità, solidarietà e innovazione. Il futuro
della cooperazione passa attraverso la capacità di essere
protagonisti del cambiamento"
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