Promuovere la cultura della
sicurezza sul lavoro e in ogni altro campo della vita anche
attraverso la testimonianza di chi ha subito un infortunio
lavorativo e che può diventare il testimonial e formatore più
efficace per prevenire gli incidenti. E' lo scopo del Protocollo
d'Intesa "Marche sicure" firmato oggi dalla Regione con l'Anmil
(Associazione fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) e
ampliato, prima regione in Italia a farlo, anche con l'Inail
(Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul
lavoro).
In Italia nel 2024, secondo dati Anmil, gli infortuni
denunciati sono stati 589.571, +0,7% rispetto al 2023 (585.356);
gli incidenti mortali sono stati 1.090 contro i 1.041 (+49).
Nelle Marche infortuni invece in calo (16.676 contro i 16.918
del 2023; -1,4%), come gli incidenti mortali (22 contro i 28 del
2023).
Prima della firma del protocollo il direttore generale di
Inail Marcello Fiori ha consegnato al presidente della Regione
Francesco Acquaroli una felpa blu con la scritta Inail Italia
come quella indossata dagli atleti che parteciparono alle prime
paralimpiadi. Da Anmil è stato donato alla Regione il gioco
Sicurezza & Memoria per una sensibilizzazione sui giusti
comportamenti per la sicurezza.
"Prevenzione fatta di macchinari e incentivi, formazione e
promozione della cultura di sicurezza, formazione specialistica
degli addetti alla sicurezza": sono i capisaldi per la sicurezza
che, ha evidenziato Fiori, "non deve essere più considerata un
costo ma un investimento per tutti, perché è enorme il prezzo
che la società paga per il problema sicurezza che, come ci
ricorda spesso il capo dello Stato, è un'opera collettiva, non
lo risolve qualcuno da solo, serve l'impegno di tutti, imprese,
sindacati, lavoratori, istituzioni. Solo se tutti ci mettiamo
insieme e ragioniamo con lo stesso obiettivo possiamo portare a
casa il risultato".
L'accordo porterà benefici per la "divulgazione, un aspetto
fondamentale", a partire dalle scuole per formare i lavoratori
di domani, proseguendo con la formazione sul posto di lavoro, ha
detto Antonio di Bella, presidente dell'Anmil.
"Combattere gli infortuni sul lavoro - ha sottolineato
Acquaroli - deve essere una priorità ma anche un atto di
maturità nella società. Quello che si sta facendo nelle Marche è
un passo rilevante sotto molteplici punti di vista e un gesto
importante da parte di chi, avendo subito un infortunio sul
lavoro, porta non solo una testimonianza ma anche una formazione
che ha un valore molto forte".
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