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'Marche sicure', un protocollo per la cultura della sicurezza

'Marche sicure', un protocollo per la cultura della sicurezza

Firma tra Regione, Anmil, Inail. Nel 2024 calo infortuni e morti

ANCONA, 31 marzo 2025, 18:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nelle Marche le denunce di infortuni sul lavoro nel 2024 sono state 16.676, con una diminuzione rispetto all'anno precedente (-1,4%); 22 le vittime contro le 28 dell'anno precedente vittime (-21%), di cui sette in provincia di Ancona. A livello provinciale il maggior numero di infortuni si è registrato ad Ancona (5.641; -1,9%) mentre Fermo si pone in controtendenza: 1.359 infortuni (+6,3% rispetto al 2023). Le malattie professionali denunciate nella regione sono state 7.725 nel 2024, con un aumento del 14% rispetto al 2023: il record negativo è appannaggio della provincia di Macerata con 2.388 casi (+15,7%) e Pesaro Urbino al secondo posto (1.880; +9,8%) che precedono Ancona (1.729; +23,9%).
    Sono i dati emersi in occasione della firma del protocollo d'intesa da parte di Regione Marche, Inail e Anmil: lo scopo è "promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e in tutti gli ambiti della vita quotidiana; e "garantire ai cittadini migliori condizioni di vita, lavoro e salute attraverso attività di informazione, formazione e sensibilizzazione". Prevede anche campagne di comunicazione rivolte a scuole, università e istituzioni, per "costruire una vera e propria cultura della prevenzione". La Regione si impegna a supportare le iniziative e garantirne l'efficacia nel tempo.
    Alla firma hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l'assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, il direttore nazionale Inail Marcello Fiori e regionale Piero Iacono, il presidente nazionale Anmil Antonio Di Bella, la presidente regionale, Stefania Benedetti, e il presidente di Anmil Pro (Cooperativa di promozione umana e di integrazione sociale di persone svantaggiate), Marcello Luciani. L'accordo sarà valido fino al 31 dicembre 2028.
    Tra le iniziative più significative, la Scuola regionale della Testimonianza che le Marche, prima regione in Italia a farlo, hanno avviato: "ha permesso a chi ha subito un infortunio sul lavoro di formarsi per raccontare la propria esperienza e formare lavoratori, datori di lavoro e studenti. Alla prima edizione hanno partecipato 15 persone, di cui 7 hanno dato vita ad Anmil Pro, una cooperativa che promuove la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un'iniziativa concreta per sensibilizzare giovani e lavoratori sull'importanza della prevenzione.
    "La lotta contro gli infortuni sul lavoro deve essere una priorità assoluta, ma anche un segno di maturità per la nostra società", ha detto Acquaroli, dopo aver ricevuto in dono dal direttore Inail una felpa delle Paralimpiadi, ideate da un medico Inail nel 1960, e il gioco "Sicurezza e Memoria" dal presidente Anmil.
    "Nelle Marche compiamo passi importanti in questa direzione, - ha sottolineato Acquaroli - e un ruolo fondamentale è svolto da chi, dopo aver vissuto un infortunio sulla propria pelle, sceglie di trasformare la propria esperienza in testimonianza e formazione. Il valore di questo tipo di formazione va oltre il rispetto delle procedure: ci insegna che basta un solo istante di disattenzione per cambiare radicalmente una vita. I formatori-testimonial svolgono un ruolo cruciale nel far comprendere quanto il mancato rispetto delle regole possa mettere a rischio se stessi e gli altri, con conseguenze drammatiche per le persone, le famiglie e per il sistema sanitario. Oltre a garantire l'applicazione delle normative, la Regione ha il dovere di sostenere la formazione, diffondere l'informazione e promuovere la consapevolezza, affinché la sicurezza sul lavoro diventi un valore condiviso e parte integrante della nostra cultura".
    "Questo accordo rappresenta un unicum nella regione, un'iniziativa innovativa per incentivare azioni concrete volte a prevenire gli incidenti sul lavoro e a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro - ha osservato Aguzzi -. Si traduce in corsi di formazione e iniziative rivolte ai giovani nelle scuole, fondamentali per diffondere una vera cultura della prevenzione". "Due esempi attuati nelle Marche sono particolarmente rilevanti. - Il primo, in collaborazione con Anmil, ha visto la formazione di persone che hanno subito un infortunio sul lavoro e riportato un'invalidità: queste persone diventano testimonial della sicurezza, portando la loro esperienza nelle aziende e nelle scuole. Il secondo progetto, realizzato con Inail, prevede un finanziamento aggiuntivo di circa 320 mila euro dall'Inail, destinato a corsi di formazione extra per i lavoratori, oltre a quelli obbligatori".
    Secondo il dg Inail Fiori occorre "rafforzare la collaborazione con le istituzioni e le parti sociali, per ridurre il numero di infortuni e migliorare salute e sicurezza nelle imprese. Con gli incontri di oggi proseguiamo il dialogo col territorio e le istituzioni, nell'ambito di 'Inail insieme', con l'obiettivo di perseguire la mission istituzionale: mettere sempre la persona al centro e prevenire gli infortuni e le malattie professionali, attraverso misure di incentivazione della sicurezza nelle imprese, la formazione degli operatori e la promozione della cultura della sicurezza nella società e nelle scuole. Per le imprese marchigiane nel 2024 sono stanziati incentivi, tramite i bandi Isi, per circa 28milioni di euro".
    "Grazie a questo protocollo l'Inail - ha detto Iacono - ribadisce le proprie finalità istituzionali in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, esercitando anche attività di divulgazione in modo innovativo, partendo dalla testimonianza di persone che hanno vissuto il dramma dell'infortunio sul lavoro sulla propria pelle e formate, partendo da un concreto coinvolgimento emotivo, per compiere la propria attività in diversi contesti".
    Il protocollo, ha rimarca Di Bella, "rappresenta un atto di grande senso civico e di profonda responsabilità nei confronti del buon vivere in una società che sia a misura d'uomo. Ci impegniamo per dare alle nuove generazioni competenze, saperi e strumenti per prevenire situazioni di rischio e per richiedere l'osservanza delle regole e il rispetto dei diritti nei luoghi di lavoro, cominciando dai più giovani che saranno i lavoratori del domani".
    "La Regione Marche è stata la prima in Italia ad aver creduto in questo progetto. Nel 2021 - ha ricordato Benedetti - aveva stanziato un fondo che ha permesso di realizzare un corso professionalizzante per il riconoscimento del ruolo del 'formatore-testimonial'".
   

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