Graffiti, installazioni, murales,
sculture, festival e iniziative d'arte contemporanea che
trasformano e in qualche caso ridisegnano borghi piccoli, a
volte sconosciuti e sperduti, che riacquistano nuova linfa
vitale anche grazie al turismo.
È il caso di paesi come Civitacampomarano, in provincia di
Campobasso, arroccato su un promontorio che domina le colline
molisane. L'atmosfera è intrisa di storia, con il castello
medievale che sovrasta il paese e le strette vie che sembrano
custodire segreti millenari. Da alcuni anni questo borgo è stato
riscoperto grazie a CVTà Street Fest, evento con artisti
internazionali che trasformano le sue mura antiche in una tela
per opere d'arte contemporanea. Ogni angolo di Civitacampomarano
diventa un'esperienza visiva e sensoriale, creando un contrasto
affascinante tra il passato remoto del borgo e l'esplosività
visiva dell'arte urbana.
Non solo. Anche alle porte di Bologna, a Dozza, dal 1960 la
Biennale del Muro Dipinto ha trasformato le facciate delle case
e dato un nuovo look al paese. Nuove immagini che raccontano
storie, emozioni e visioni del presente, senza mai tradire
l'anima storica del paese. Camminare per Dozza è come sfogliare
un libro d'arte, dove ogni vicolo riserva una sorpresa: una
nuova prospettiva, un racconto inedito o un colore vibrante che
spezza la monotonia delle antiche pietre. Allo stesso modo
Aielli (L'Aquila), in Abruzzo, ha trovato slancio grazie
all'arte contemporanea. Qui, l'iniziativa "Borgo Universo" ha
cambiato il volto del paese: artisti legati alla street art,
scultori e performer sono stati invitati a realizzare opere che
si integrano con l'architettura storica del borgo, trasformando
le mura in tele e le piazze in spazi espositivi. Una delle opere
più iconiche è il murale dedicato alla tavola astronomica, un
invito a guardare il cielo, a riscoprire la meraviglia del cosmo
in un contesto che, per secoli, è stato legato alla vita
agricola e alla terra. E poi c'è quello dedicato a Ignazio
Silone che richiama i temi delle lotte contadine e sociali o
quello dell'artista Millo, che tratta l'immigrazione e la
sostenibilità.
Spostandosi più a nord, a Borgo Valsugana, in Trentino, si
scopre una dimensione ancora diversa. La contemporaneità
dell'arte dialoga con la storia e la natura attraverso sculture
e installazioni realizzate interamente con materiali naturali
come legno, pietra e foglie. Passeggiando lungo i sentieri che
attraversano i boschi, si trovano installazioni che si integrano
con il paesaggio. Scenari montuosi che si arricchiscono d'arte
anche a Ortisei, in provincia di Bolzano, dove si tiene la
Biennale Gherdëina. Per l'evento artisti locali e internazionali
lavorano per dare energia creativa fra le Dolomiti attraverso
opere site-specific, installazioni e interventi nello spazio
pubblico affrontando temi legati all'ecologia, all'identità
locale e alla connessione tra uomo e ambiente.
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