Ci sono giorni in cui la storia la scrive chi l'ha inseguita, voluta, e plasmata in una forma che fosse speciale. E così nello sliding doors della pallavolo azzurra è arrivato il momento in cui tutto è cambiato: serviva una squadra di donne e un maestro in panchina come Julio Velasco per spingersi laddove nessuno era mai riuscito prima. Ai Giochi di Parigi, nel giorno in cui cala il sipario, l'Italia piazza le coup final. E che colpo, le azzurre del volley sono le nuove campionesse olimpiche, la 40/a medaglia dell'Italia Team è un oro preziosissimo quanto inedito. Il tabù dei maschi diventa a Parigi la gioia di vivere dell'altra metà del cielo, che in una stracolma Arena Sud annienta le americane: 3-0, in un match mai in discussione, gestito di testa e fisico, e che ha trovato in Paola Egonu ancora una volta la star.
Ventidue punti per la giocatrice più forte al mondo non a caso, ma questa è una vittoria corale di un team che il tecnico argentino ha reso squadra ingiocabile per le avversarie. Le statunitensi hanno potuto solo inchinarsi. Sulla cima dell'Olimpo adesso il cielo è azzurro, e Velasco ci riesce a 72 anni e al femminile, lui che aveva mancato l'appuntamento con i fenomeni, la squadra più forte del secolo, argento ad Atlanta '96. A quella finale il tecnico-mago però non ha mai voluto ripensare: "Non la ricordo" ha sempre detto, anche in questi giorni in cui la pressione aumentava ma lui predicava il 'qui e ora'. Non il passato, ma il presente. Velasco, che ha ereditato questa squadra dopo l'addio di Davide Mazzanti solo a ottobre dello scorso anno, l'ha forgiata alla sua maniera, evitando le personalizzazioni, ma soprattutto guardando a quello che si è fatto e non a quello che si dovrà fare.
Lui questa partita l'avrà disegnata mille volte nei suoi pensieri, sapendo di quale capitale umano poteva avvalersi, giocatrici che conoscono la tecnica ma sanno usare il cuore. E lo sanno toccare, perché qui anche il tifo a stelle e strisce è finito per fondersi sulle note finali di 'Sarà perché ti amo' con quello azzurro. Come potrebbe un gruppo di ragazze che gioca così non far innamorare del resto, loro che vanno a vincere un titolo, il sesto a squadre per l'Italia nella storia delle Olimpiadi che arriva 20 anni dopo l'ultimo, il Setterosa ad Atene 2024. Velasco ha schierato la consueta formazione con la diagonale Orro-Egonu, Bosetti e Sylla le schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro con De Gennaro libero. Squadra vincente che non ha mai vacillato, sotto una sola volta a inizio secondo set, ma con scarto minimo, le azzurre è hanno seguito lo spartito, senza stonature e alla fine è stato praticamente un assolo come dichiarano i parziali 25-18, 25-20, 25-17 e poi è festa, lacrime, abbracci e oro da mordere. Del resto in questi Giochi l'Italvolley ha concesso un solo set alle avversarie, le domenicane, poi è stata una striscia vincente. Velasco dice che queste donne "hanno il fuoco dentro", lo dice di chi l'emozione la sa vivere e attraversare: lo sanno tutte, e lo sa anche il grande allenatore argentino quanto vale questo oro. E per questo ringrazia chi lo ha messo in condizione di lavorare al massimo: in fondo da ottobre, quando è cominciata l'avventura con le donne, è iniziata anche la vera rivoluzione. Fatta di un gruppo che ora è squadra, di ragazze che sanno gioire del gesto del singolo per arrivare alla festa finale. E allora sul podio, mentre dall'Italia arrivano i complimenti del presidente Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, salgono le donne della nuova Italia e l'inno lo cantano tutti, Anche gli americani sconfitti. E' il giorno che scrive una pagina bellissima di sport e di vita: 'qui e oro' può dire stavolta quel genio di Velasco.
Mattarella a Malagò: 'Ero convinto della nostra vittoria'
"Le ragazze sono state strepitose. Non ci sono parole per dire quanto siano state brave". Lo ha detto dopo l'oro del volley il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al telefono con il n.1 del Coni, Malagò, che ha appena riferito ad alcuni cronisti il contenuto della chiacchierata. "La prego di rivolgere i miei complimenti al presidente Manfredi, a Velasco e a tutte le ragazze. Non ho perso una gara del loro torneo, ero certo che avrebbero vinto. Nel medagliere siamo noni, senza il problema della squadra maschile saremmo stati sopra la Corea- ha concluso Mattarella-Complimenti a lei e a tutto l'Italia Team, vi aspetto al Quirinale"
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