(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 19 GIU - "Come cristiani
dobbiamo tenerci lontani dalla tentazione di brandire la nostra
fede come una certezza incontestabile che si imporrebbe a
tutti". Lo sottolinea il Papa nella Lettera apostolica dedicata
a Blaise Pacal, nel quarto centenario dalla nascita del
filosofo.
"Pascal aveva certamente la preoccupazione di far conoscere a
tutti che 'Dio e il vero sono inseparabili'. Ma sapeva che
l'atto di credere è possibile per la grazia di Dio, ricevuta in
un cuore libero", ricorda il Pontefice.
"Propongo a tutti coloro che vogliono continuare a ricercare
la verità - impresa che in questa vita non ha mai fine - di
mettersi in ascolto di Blaise Pascal, un uomo dall'intelligenza
prodigiosa che ha voluto ricordare che al di fuori della
prospettiva dell'amore non c'è verità che valga", scrive ancora
il Papa sottolineando che "Pascal ci premunisce così contro le
false dottrine, le superstizioni o il libertinaggio, che tengono
tanti di noi lontani dalla pace e dalla gioia durature di Colui
che vuole che scegliamo 'la vita e il bene' e non 'la morte e il
male'. Ma il dramma della nostra vita è che talvolta vediamo
male e, di conseguenza, scegliamo male", afferma il Papa
concludendo che "l'intelligenza e la fede viva di Pascal"
possono "aiutarci ad avanzare attraverso le oscurità e le
disgrazie di questo mondo". (ANSA).