(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 10 LUG - Il Papa lo ha
sottolineato lui stesso: "La loro provenienza esprime
l'universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l'amore
misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra". E tale
"universalità" è ben evidente nella lista dei 21 nuovi cardinali
che Francesco creerà nel Concistoro annunciato a sorpresa oggi
all'Angelus per il prossimo 30 settembre, il nono del suo
pontificato.
Molto poco presenti gli italiani, senza peraltro nessun capo
di diocesi: due soli dal Bel Paese fra i 18 nuovi "elettori", il
prefetto delle Chiese Orientali Claudio Gugerotti e il patriarca
latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Uno fra i tre
ultra-ottantenni, l'ex segretario del dicastero dei Migranti
Agostino Marchetto.
Fra tutti gli altri, le nazioni rappresentate sono di ogni
continente: Stati Uniti, Argentina (3), Colombia, Venezuela,
Svizzera, Francia (2), Polonia, Portogallo, Spagna (2),
Sudafrica, Sud Sudan (che avrà il suo primo cardinale),
Tanzania, Malaysia, Hong Kong-Cina. A ulteriore conferma di una
composizione del Collegio Cardinalizio, secondo la linea di
Bergoglio, sempre meno romano-centrica e sempre più rivolta alle
periferie e alle Chiese "di frontiera", espressione di un corpo
ecclesiale "in uscita" e dalla vocazione fortemente missionaria.
Nella lista ci sono quindi, tra gli altri 16 votanti in un
futuro Conclave, il prefetto per i Vescovi Robert Francis
Prevost, il neo-prefetto per la Dottrina della Fede Víctor
Manuel Fernández, il nunzio in Italia Emil Paul Tscherrig, il
nunzio negli Stati Uniti Christophe Pierre, l'arcivescovo di
Città del Capo Stephen Brislin, quello di Cordoba (Argentina)
Angel Sixto Rossi, l'arcivescovo di Bogotá Luis José Rueda
Aparicio, quello di Lodz Grzegorz Rys, l'arcivescovo di Juba
Stephen Ameyu Martin Mulla, quello di Madrid José Cobo Cano,
l'arcivescovo coadiutore di Tabora Protase Rugambwa, il vescovo
di Penang Sebastian Francis, il vescovo di Hong Kong Stephen
Chow, quello di Ajaccio François-Xavier Bustillo, l'ausiliare di
Lisbona Americo Manuel Alves Aguiar e il rettor maggiore dei
Salesiani Angel Fernández Artime, finora semplice sacerdote.
Gli altri due 'over-80' "che si sono distinti per il loro
servizio alla Chiesa", ha detto Francesco, sono l'arcivescovo
emerito di Cumaná Diego Rafael Padron Sanchez e il padre
cappuccino Luis Pascual Dri, confessore nel Santuario di Nostra
Signora di Pompei a Buenos Aires, spesso portato ad esempio dal
Papa.
Il più giovane è Alves Aguiar, che compirà 50 anni il
prossimo 12 dicembre, e sarà il secondo membro più giovane del
Sacro Collegio dopo il 49/enne Giorgio Marengo. Il più anziano è
Dri, 96 anni. Tra le nuove porpore, però la media è tra i 60 e i
70 anni, il che comporterà anche un ringiovanimento nelle file
degli elettori. Per quanto riguarda gli ordini religiosi
rappresentati, entrano un agostiniano, tre francescani, due
gesuiti e un salesiano. Evidente la volontà di Bergoglio, emersa
già nelle ultime nomine di Curia, di lasciare la sua eredità e
imporre la sua impronta nell'avvenire della Chiesa.
"L'inserimento dei nuovi cardinali nella Diocesi di Roma,
inoltre, manifesta l'inscindibile legame tra la Sede di Pietro e
le Chiese particolari diffuse nel mondo", ha detto ancora il
Pontefice.
Ad oggi, il Collegio cardinalizio è composto da 121 votanti e
101 non votanti, mentre il prossimo 30 settembre i votanti
diventeranno 137 (quindi ben oltre la quota di 120 fissata da
Paolo VI e confermata da Giovanni Paolo II) e 106 i non votanti.
Ma entro la fine del 2023 altri cinque supereranno la soglia
degli 80 anni, e nel 2024 ancora altri 13. In totale, in nove
Concistori, al 30 settembre prossimo Francesco avrà creato in
tutto 142 porporati, con una conformazione del futuro Conclave
in cui la presenza degli elettori di nomina bergogliana sarà di
gran lunga maggioritaria, per quanto non li si possa definire un
corpo ben omogeneo e allineato, tutt'altro.
"Preghiamo per i nuovi Cardinali - ha esortato oggi Francesco
in Piazza San Pietro -, affinché, confermando la loro adesione a
Cristo, Sommo Sacerdote misericordioso e fedele, mi aiutino nel
mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il Santo
Popolo fedele di Dio". (ANSA).