(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 FEB - Un sacerdote, don Imad
Daher, è morto nel crollo della residenza dell'arcivescovo
emerito dei greco-cattolici melchiti di Aleppo, mons.
Jean-Clement Jeanbart. Lo stesso monsignor Jeanbart è scampato
alla morte ed è attualmente in ospedale per le ferite riportate;
le sue condizioni sono stabili. Un altro cristiano, che si
trovava nell'edificio al momento del sisma, è deceduto. Lo
riferisce la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre
che ha molti progetti in Siria di sostegno alle comunità
cristiane. Padre Imad era già stato duramente colpito dalla
guerra in Siria e aveva perso un occhio per l'esplosione di un
razzo.
Il devastante terremoto che ha colpito la Turchia meridionale
e la Siria settentrionale nelle prime ore di oggi "si è
abbattuto anche su molte comunità cristiane siriane, le quali
stavano già affrontando una situazione estremamente difficile
dopo oltre un decennio di guerra e persecuzione, senza contare
la recente, paralizzante, crisi finanziaria", sottolinea
Acs-Italia. Molte città e paesi con una significativa
popolazione cristiana, come Aleppo, Homs, Lattakia e Hama, sono
state gravemente colpite. Acs ha ricevuto segnalazioni non
ancora confermate di morti nelle comunità cristiane di Aleppo e
Lattakia e di decine di feriti tra i cristiani di Hama.
Le prime informazioni riguardano seri danni strutturali ad
alcuni edifici come la cattedrale siro-ortodossa di San Giorgio,
ad Aleppo, la chiesa francescana a Lattakia, nonché danni minori
al Centro della Speranza sostenuto da Acs, sempre ad Aleppo.
"La Chiesa in Siria è sconvolta dalla catastrofe", afferma
Regina Lynch, direttrice dei progetti di Acs Internazionale.
L'arcivescovo di Homs, mons. Jean Abdo Arbach, racconta che i
30 secondi del sisma "hanno cambiato completamente la vita di
migliaia di persone. Speriamo che il terremoto apra i cuori
delle comunità internazionali e di tutti i leader mondiali,
affinché aiutino la Siria e non dimentichino le persone che
soffrono. La popolazione è in uno stato di assoluta disperazione
e angoscia. Ci sono persone che vagano per le strade, non sanno
dove andare, e cercano disperatamente familiari e amici. Molte
persone sono morte o sono disperse". (ANSA).