(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Un ampio studio sulle donne
cattoliche, condotto da ricercatori australiani, indica quanto
esse chiedano un cambiamento. Denunciano la mancanza di potere
nei processi decisionali, vogliono seguire la propria coscienza
in materia di sesso e di concezione, e ritengono che la Chiesa
debba essere più inclusiva delle persone diverse e di quelle
divorziate. Lo studio globale, che ha intervistato 17.200 donne
di 14 paesi, è stato guidato da ricercatori australiani e sarà
presentato nella Giornata internazionale della Donna il prossimo
8 marzo. Lo riferisce oggi il Sydney Morning Herald.
Lo studio, coordinato dalla teologa e sociologa della
religione Tracy McEwan dell'Università di Newcastle, indica che
le donne cattoliche vogliono che sia loro consentito di
predicare; non amano che i sacerdoti promuovano agende
politiche; e sono preoccupate di una mancanza di trasparenza
nella governance della Chiesa. La studiosa presenterà i
risultati della ricerca agli ambasciatori donne presso la Santa
Sede, l'8 marzo.
I dati del sondaggio mostrano che l'84% delle donne
sostengono la volontà di riforme nella Chiesa, e che due terzi
vorrebbero riforme radicali. Quasi tre su 10 ritengono che senza
di questo non vi sarebbe posto per loro nella Chiesa. Emerge
anche una preoccupazione significativa sugli abusi di potere da
parte di chierici maschi e del danno spirituale che ne deriva.
Quasi otto su 10 concordano che le donne dovrebbero essere
pienamente incluse a tutti i livelli della leadership, e più di
tre quarti concordano che anche le donne dovrebbero presentare
l'omelia durante la messa.
Più di quattro su cinque dicono che le persone Lgbtqi+
dovrebbero essere incluse in tutte le attività e poco più di
metà concordano fortemente che le coppie dello stesso sesso
dovrebbero aver diritto a un matrimonio religioso.
I risultati variano naturalmente da paese a paese.
L'Australia è risultata più conservatrice della media globale su
alcuni degli indicatori: 74% dicono di volere riforme, contro la
media globale dell'84%. Il desiderio di cambiamento è più forte
nelle roccaforti di Irlanda e Spagna. (ANSA).