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Card. Semeraro ricorda Wyszynski, 'un padre per la Polonia'

Tributo a Roma in evento dell'ambasciata polacca presso S.Sede

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 10 MAR - Nei giorni in cui la Polonia è scossa dalle accuse a Wojtyla per presunte coperture di pedofili nella sua diocesi prima che diventasse Papa, a Roma si è celebrato un evento per ricordare il beato Stefan Wyszynski, il cardinale primate di Polonia che fu anche arrestato dal regime comunista. "Non ci sarebbe stato Papa Wojtyla senza il cardinale Wyszynski", si sottolinea nel docu-film "Tu amerai" che è stato proiettato ieri sera a Roma nella basilica di San Pietro in Vincoli in un evento organizzato dall'ambasciata polacca presso la Santa Sede.
    Un documentario storico che evidenzia come la Chiesa fosse sotto il tiro del regime comunista che metteva a punto dossier con accuse false per tenere sotto controllo l'operato dei sacerdoti, di fatto la più forte forma di resistenza al regime.
    Parlando di Wyszynski, il Prefetto delle Cause dei santi, il cardinale Marcello Semeraro, ha sottolineato che la parola "patriota" con la quale viene definito in Polonia il primate diventato beato, "è legata a 'pater' e rimanda ad una paternità che si esprime con le parole, con le opere ma anche con il silenzio". "E' l'esponente di una Chiesa che davvero ha vissuto l'esperienza della sofferenza", ha sottolineato.
    L'ambasciatore polacco presso la Santa Sede Adam Kwiatkowski ha riferito le parole di Papa Francesco, quando ha ricevuto il documentario sul cardinale polacco beatificato nel 2021: "E' stato un grande uomo". L'ambasciatore ha ricordato "la straordinaria testimonianza" della Chiesa polacca negli anni del comunismo. "Wyszynski è stato un grande patriota" e la Polonia deve a lui e a Wojtyla se ora "è uno stato indipendente, membro dell'Unione europea e della Nato" mentre per esempio "la sofferenza di persone innocenti continua oggi in Ucraina".
    Il presidente della Conferenza episcopale polacca, mons.
    Stanisław Gądecki ha sottolineato come Wyszynski, con la sua "umiltà, carità e santità" riuscì a "salvare la Chiesa in Polonia ma anche la stessa Polonia". Un testimone poi raccolto da Papa Wojtyla del quale "oggi qualcuno vuole distruggere la memoria". "Gli autori di queste voci di discredito, che hanno alle spalle denaro e precise lobby, si sono impegnati a valutare Karol Wojtyła in modo parziale, spesso astorico, senza conoscere il contesto, accettando acriticamente i documenti creati dai servizi di sicurezza come fonti affidabili". (ANSA).
   

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