(ANSA) - ROMA, 08 APR - Le tensioni tra israeliani e
palestinesi, e fatti gravi come l'attentato a Tel Aviv nel quale
è morto un turista italiano, non fermano i pellegrinaggi dei
cristiani nei luoghi santi. "Attualmente sono a Gerusalemme per
la Pasqua un centinaio di pellegrini da tutta Italia, in tre
diversi gruppi. Hanno saputo della notizia ma il loro
pellegrinaggio prosegue senza preoccupazioni anche perché
normalmente i luoghi dove ci sono i santuari non sono toccati
dalle tensioni". Lo dice all'ANSA monsignor Remo Chiavarini,
amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi.
"I circuiti dei nostri pellegrinaggi sono abbastanza
regolari: i luoghi dei santuari, il Sepolcro a Gerusalemme,
Betlemme. Sono stati finora luoghi tranquilli, quindi la
tensione nei nostri gruppi non c'è. Bisogna certo stare attenti,
evitare per esempio i luoghi dove sappiamo che ci sono
manifestazioni o rischi". L'Opera Romana era in Terra Santa
anche nelle scorse settimane, quando Israele è stata toccata da
imponenti manifestazioni interne. "Siamo riusciti a condurre
normalmente i nostri itinerari, magari cambiando le strade da
percorrere quando ce ne è stato bisogno".
Nonostante le tensioni delle ultime settimane e l'innalzarsi
dell'allerta per gli attentati, l'Orp "non ha registrato
disdette né una flessione delle richieste, anzi ci sono state di
recente più richieste dei posti disponibili". Qualche
preoccupazione c'è stata solo nei giorni scorsi, con
"l'incursione e gli scontri sulla Spianata delle Moschee che è
proprio nel cuore di Gerusalemme ma poi la situazione è rimasta
sotto controllo".
"Finora, grazie a Dio, i pellegrini, soprattutto quelli che
vanno in gruppo, con le guide che conoscono gli itinerari e
conoscono i luoghi dove andare e quelli da evitare, non sono mai
stati toccati", conclude mons. Chiavarini. (ANSA).