Sono state archiviate le accuse
mosse a sessantacinque attivisti di Extintion Rebellion che lo
scorso aprile, a Torino, avevano occupato la hall del
grattacielo di Intesa San Paolo in occasione del meeting del G7
su clima, ambiente ed energia. Il provvedimento è stato chiesto
dalla pm Valentina Sellaroli perché "nell'ottica di un
equilibrato bilanciamento tra valori parimenti tutelati
nell'ottica della costituzione, la libera e pacifica
manifestazione delle proprie idee e la tutela dell'ordine
pubblico anche ai fini della tutela della proprietà privata, va
riconosciuto che non è stata infranta alcuna norma penale". La
pm ha anche preso atto che "non furono arrecati danni a
strutture o cose".
Gli attivisti sono stati difesi dagli avvocati Marino
Careglio e Gianluca Vitale. "Tutti i magistrati che sono stati
chiamati sede penale a pronunciarsi in relazione alle
manifestazioni di Extinction Rebellion - ha commentato Careglio
- hanno ribadito un principio che purtroppo appare ancora
necessario ribadire con forza: il dissenso pacifico rientra nei
diritti costituzionalmente garantiti di libertà di riunione e di
libera manifestazione del pensiero".
"Non è la prima volta che le procure italiane chiedono e
ottengono l'archiviazione delle denunce mosse a movimenti come
Extinction Rebellion. Tuttavia queste denunce rimangono nelle
banche dati della polizia e vengono utilizzate per giustificare
i giudizi di pericolosità sociale in base ai quali si prendono
misure restrittive come i fogli di via". È il commento degli
attivisti alla notizia della chiusura del procedimento penale
per la manifestazione che lo scorso aprile si svolse a Torino
nella hall del grattacielo di Intesa Sanpaolo. A loro giudizio
resta "la tendenza a criminalizzare e a restringere gli spazi di
agibilità democratica che è stata evidenziata più volte da
autorevoli commentatori, sia italiani che internazionali, e
rimarcata dal nuovo Ddl sicurezza in discussione in queste
settimane al Senato". Quella di aprile fu, secondo una
attivista, "una manifestazione vivace e inusuale ma sicuramente
non violenta".
Extinction Rebellion ricorda che a Torino sono state
archiviate le accuse di violenza privata per la contestazione
all'amministrazione al salone del libro del 2023 e che il Tar ha
concesso la sospensiva dei fogli di via a carico di 4 attivisti
che si imbragarono sul tetto dell'Oval durante il 'Defence and
Aerospace meeting'. Però "denunce, avvisi orali e fogli di via
continuano ad arrivare copiosamente" e un esempio sono i
provvedimenti dello scorso luglio per una manifestazione a
Bologna.
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