Migliaia di persone - 5mila per gli
organizzatori, 3mila per le forze dell'ordine - sono sfilate
questo pomeriggio per la pace, sotto una fitta pioggia, a
Torino, una delle sette piazze italiane in cui è stata
organizzata una manifestazione per la Giornata di Mobilitazione
Nazionale 'Fermiamo tutte le guerre, il tempo della pace è ora',
per chiedere l'immediato cessate il fuoco a Gaza, in Medio
Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo.
Un'iniziativa promossa dalle reti Europe for Peace, Rete
italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi per la
Cultura della pace, a cui hanno aderito sindacati, associazioni,
studenti e vari partiti.
Il corteo, partito da piazza Arbarello, si è snodato lungo
via Cernaia e via Pietro Micca, per concludersi in piazza
Castello, cuore del capoluogo sabaudo. In testa lo striscione
con i colori dell'arcobaleno e la scritta "Fermiamo le guerre,
il tempo della pace è ora". Tra gli striscioni, oltre a quelli
della Cgil, Cisl e Donne contro la Guerra, anche quelli di
organizzazioni arrivate da fuori città.
A chiudere il corteo, lo spezzone di Torino per Gaza,
composto da studenti, rappresentanti dei centri sociali e dei
partiti della sinistra più radicale.
Durante gli interventi è stato ribadito la necessità di dire
no al riarmo e all'aumento di spese militari. In chiusura,
quando tutti i manifestanti hanno raggiunto piazza Castello, ha
parlato Rachele, un'attivista ambientalista che ha sottolineato
l'importanza della "risoluzione non violenta di tutti i
conflitti" e del "riconoscimento dello Stato della Palestina".
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