Le Case di Comunità attivate in
Lombardia nel 2022 sono 105, mentre gli Ospedali di Comunità
sono 28. Rispetto al totale proposto (216 Case di Comunità e 71
Ospedali di Comunità) è stato completato il 52% del target (il
56% per le Case di Comunità e il 38% per gli Ospedali di
Comunità) superando il 40% di realizzazione previsto dal Pnrr
entro il 2022.
Nell'80% delle Case di Comunità sono presenti poliambulatori.
Poi Consultori (45%), Unità Operative di euro psichiatria
dell'infanzia e dell'adolescenza (15%), Sert/Noa (13%), Dialisi
(11%), Centri Psico Sociali (10%), Ambulatori psichiatria (8%),
Centri diurni (7%), Presidi ospedalieri territoriali (6%).
Sono alcuni dei dati presentati oggi durante la riunione
della commissione Sanità della Lombardia a cui ha partecipato
l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.
"Sono buoni i riscontri sulla presenza dei Punti Unici
d'Accesso e degli infermieri nelle Case di Comunità - ha
commentato Patrizia Baffi, esponente di Fdi e presidente della
commissione Sanità - mentre dobbiamo lavorare ancora sui Medici
di Medicina Generale". La priorità "è verificare quanti siano i
presidi, capire come siano strutturati e cosa offrano al
cittadino".
Critiche le opposizioni. Per il capogruppo M5s Lombardia
Nicola Di Marco "anche oggi Bertolaso ha sciorinato
aggiornamenti vaghi" sulla sanità territoriale: "Puro maguillage
- aggiunge - non è stato possibile sapere, ad esempio, la
differenza tra case di comunità inaugurate e case di comunità
realmente attive e quindi pienamente realizzate".
Il Pd attacca invece sulle liste d'attesa, "un fenomeno -
spiega il consigliere regionale Samuele Astuti - più grave di
come appare" perché i dati "pur allarmanti, sono drogati da
alcuni comportamenti ormai consolidati in alcuni centri di
prenotazione della sanità privata" come "la chiusura delle
agende per determinate visite ed esami, che nasconde di fatto
l'allungarsi dei tempi di attesa".
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