"La discussione politica di questi
giorni sul Pnrr distoglie l'attenzione dal cuore vero del
problema, che sono i ritardi accumulati nella gestione del Pnrr,
i sovra-costi ancora non pienamente coperti nelle opere che i
Comuni stanno mettendo a gara, l'assenza di informazioni su
nuovi bandi e diversi altri aspetti importanti". Lo scrivono in
una nota congiunta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Mattia
Palazzi, sindaco di Mantova, Giacomo Possamai, sindaco di
Vicenza.
A loro avviso, "in questo momento il tema non è la 'deriva
ungherese', bensì non gettare alle ortiche un'opportunità unica
per il Paese". Per i sindaci "il tema centrale e decisamente
preoccupante è che di fronte alla più grande occasione e sfida
di modernizzazione, crescita, sostenibilità e uguaglianza degli
ultimi decenni, il Paese - le sue istituzioni e rappresentanze
politiche - non riescano a stringere un patto vero,
istituzionale e politico, per raggiungere gli obiettivi e
aggiornare le procedure necessarie per attuarli. Si eviti una
discussione surreale, il problema è molto più serio e merita un
nuovo patto Stato, Regioni e Comuni, a partire dal governo che
deve chiaramente dire se intende modificare alcuni obiettivi e
contenuti del Piano, ma nel caso confrontarsi quanto prima e nel
merito con la Commissione europea, come già hanno fatto gli
esecutivi di altri Paesi".
"Lo chiedemmo dai primi passi del Pnrr, ancora con il governo
Conte, e lo richiediamo adesso: il governo - è la richiesta dei
tre primi cittadini - costituisca una cabina di regia con i
Sindaci, con Anci. Sarebbe il segno di un Paese 'normale' che
non vuole perdere nemmeno un euro del Piano da cui dipende il
proprio futuro".
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