/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omicidio nel Foggiano, si segue la pista dell'agguato mafioso

Omicidio nel Foggiano, si segue la pista dell'agguato mafioso

Un 36enne ucciso ieri a fucilate nella sua azienda, indaga Dda

MATTINATA, 17 giugno 2024, 11:28

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe celarsi la mano della criminalità organizzata mafiosa dietro l'omicidio di Bartolomeo Pio Notarangelo, il 36enne ucciso in una zona impervia del Gargano, in località Tagliata a Mattinata in provincia di Foggia. A dare l'allarme nel pomeriggio di ieri ai carabinieri sarebbero stati i familiari che, non vedendolo rientrare, lo hanno cercato nei terreni di sua proprietà che aveva acquistato qualche anno fa. Hanno così ritrovato il corpo senza vita dell'uomo.
    Ad occuparsi delle indagini sul delitto sono i carabinieri, coordinati dai magistrati della direzione distrettuale antimafia di Bari. Bartolomeo Pio Notarangelo, con precedenti per droga e armi, aveva legami di parentela con la famiglia Quitadamo, ritenuta vicina ad ambienti criminali.
    Antonio e Andrea Quitadamo - soprannominati Baffino - collaborano con la giustizia da alcuni anni e Notarangelo era cognato del più piccolo dei fratelli, Andrea.
    La vittima aveva anche legami di parentela con Angelo Notarangelo, il boss ucciso a Vieste nel 2015 in un agguato mafioso, di cui, di recente, si è autoaccusato Marco Raduano, il boss, un tempo braccio destro di Angelo Notarangelo, ora divenuto da alcune settimane collaboratore di giustizia.
    I carabinieri sono al lavoro in un contesto molto complesso, considerata l'assenza di telecamere e possibili testimoni. Lo scorso anno l'azienda di allevamento di bestiame della vittima fu raggiunta da una interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Foggia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza