La musica per ricordare che la
bellezza educa il cuore. Note che apriranno scrigni di culto a
volte inaccessibili consentendone la conoscenza. È quanto
intende fare la 14esima edizione di 'Notti sacre', la rassegna
presentata oggi a Bari, che intreccia cultura e spiritualità
racchiuse in spartiti sacri ma non di carattere liturgico.
I 24 appuntamenti, dal 21 settembre al 20 ottobre prossimi,
aiuteranno a fare evagelizzazione coinvolgendo otto chiese del
borgo antico di Bari e altre quattro di Lecce. Il tema è
"Pellegrini di speranza", scelto anche per l'imminente apertura
dell'anno giubilare. Protagonisti saranno quattro orchestre da
camera, altrettante sinfoniche e dieci cori.
Il costo del biglietto è pari a 5 euro ma diventa il doppio
per i concerti ospitati nella cattedrale e nella basilica di
Bari. "Apriremo questa edizione della rassegna con la Passione
di Giovanni di Bach a trecento anni dalla sua prima esecuzione",
ha annunciato il direttore artistico della manifestazione don
Antonio Parisi. "Poi- ha aggiunto- c'è la messa di gloria di
Puccini a cent'anni dalla morte del compositore toscano".
Nell'ambito dell'iniziativa sarà assegnato il premio don
Alberto D'Urso destinato ad autori di scritti sull'usura. Per
l'arcivescovo di Bari e Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, la
rassegna è una esperienza anche spirituale perché "quando
parliamo della bellezza, quando parliamo dell'arte facciamo
riferimento a una spiritualità alta, a una capacità di elevarsi
al di sopra delle situazioni, per cogliere ciò che è essenziale
alla vita dell'uomo".
"L'ascolto e l'incontro anche con testimoni autorevoli ci
permette di coltivare questa bellezza che è elevatura dello
spirito, dell'anima e della vita di ogni giorno", ha concluso
Satriano.
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