"Non è solo un corso, ma una visione che mira a costruire una società più inclusiva. Per le persone con disabilità rappresenta un passo verso una maggiore consapevolezza dei propri diritti e una gestione autonoma delle proprie necessità; per operatori e operatrici, invece, è un'opportunità di accrescere le proprie competenze e migliorare la qualità dell'assistenza offerta". Si tratta di 'Match Point', progetto finanziato anche dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e promosso da Uildm (Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare) direzione nazionale in partenariato con le Sezioni di Bologna, Milano e Pisa e Parent Project aps.
L'iniziativa prevede corsi di approfondimento sulle malattie neuromuscolari destinati a Oss, Asa e altri operatori e operatrici socio-assistenziali per colmare il divario formativo e garantire inclusione In Italia, si legge in una nota di Uildm e Parent Project, le malattie neuromuscolari rappresentano un insieme di circa 200 patologie ereditarie di origine genetica, che colpiscono complessivamente circa 40.000 persone. Tra queste, le distrofie muscolari sono tra le più diffuse, con oltre 80 forme diverse che coinvolgono circa 20.000 persone. Queste malattie determinano una progressiva degenerazione muscolare, con conseguente perdita di forza e autonomia.A fronte di questo quadro emerge una grande necessità di professionalità formate nell'ambito di queste patologie per rispondere ai bisogni della comunità neuromuscolare.
Il programma prevede un percorso formativo gratuito, articolato in una parte teorica online e una parte pratica in presenza, con l'obiettivo di rendere l'apprendimento flessibile e accessibile a tutti gli interessati. La formazione online comprende 30 ore di lezioni teoriche, suddivise in moduli flessibili, che coprono aspetti fondamentali per approfondire la conoscenza delle malattie neuromuscolari. I temi trattati spaziano dall'approccio alla disabilità basato sui diritti umani, alla comprensione delle patologie neuromuscolari, fino ad approfondimenti su normative, assistenza personale e gestione della relazione con il contesto familiare e sociale. Oltre alla formazione teorica, Match Point prevede 10 ore di formazione pratica in presenza, con incontri a Milano, Roma e Bari.
Al termine del percorso, i partecipanti riceveranno un attestato di formazione e avranno accesso preferenziale alla piattaforma di incontro tra domanda e offerta che verrà lanciata nei prossimi mesi. "Questo specifico percorso, dedicato a operatori e operatrici del mondo socio-assistenziale, da un lato ci permette di intercettare i loro bisogni professionali e di ampliare la loro conoscenza del mondo neuromuscolare. Dall'altro ci aiuta a offrire alle persone che convivono con queste patologie strumenti concreti e opportunità in più per costruire percorsi di vita autonoma", dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA