Sui fondi per l'insularità, principio inserito in Costituzione, "nella prossima manovra di bilancio serve un svolta in termini di concretezza e congruità".
L'ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, sentito in audizione dalla Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi derivanti dall'insularità, presieduta dal deputato Tommaso Calderone.
Il governatore ha sottolineato l'esiguità dei fondi assegnati dallo Stato . La legge di bilancio per il 2023 ha istituito un Fondo nazionale per il contrasto agli svantaggi derivanti dall'insularità, con una dotazione di 2 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, finalizzato ad assicurare la piena attuazione al principio di insularità. Il presidente Schifani ha aggiunto: "Dall'insularità derivano accanto ad alcune obiettive opportunità, gravosi svantaggi e marginalità che la modifica costituzionale ha voluto scolpire nella Carta fondamentale e che non può avere applicazione episodica". "Il nuovo sesto comma dell'art. 119 Costituzione è chiaro in tal senso. Ma - ha proseguito il governatore della Sicilia - occorre che la traduzione dell'impegno a promuovere misure utili a rimuovere questi svantaggi si traduca in un profondo ed articolato radicamento nell'ordinamento, nella pianificazione e programmazione, nei servizi resi alle comunità territoriali, nelle opportunità offerte ai territori, ed in particolare ai giovani, per contrastare la desertificazione generazionale, ed ai settori sociali più svantaggiati". E "occorre, tuttavia, che adesso, in fase applicativa questi principi trovino puntuale attuazione il che impone l'azione di puntuali misure di contrasto agli svantaggi derivanti dall'insularità, per la determinazione dei lep, per la quantificazione dei costi degli svantaggi derivanti dall'insularità, sulla perequazione infrastrutturale, sulla perequazione fiscale e le forme di fiscalità di sviluppo".
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