Domenica pomeriggio, a Reggio
Calabria, vuole un Palermo all'insegna dell'umiltà. Conta questo
tipo l'identità in questa fase della stagione. Contro la
Reggiana si riparte dal quinto posto in classifica, condiviso
con la Juve Stabia. Non mancano le voci di mercato, ma
l'allenatore rosanero, Alessio Dionisi, tende a respingerle.
"Nelle ultime partite - osserva Dionisi - saremo stati meno
puliti ma molto efficaci. I ragazzi hanno concesso poco, fermo
restando che potevamo creare di più. Sono soddisfatto
dell'atteggiamento e non credo che dobbiamo andare a cercare
risorse esterne. Il mercato non spetta a me farlo. Io devo
allenare la squadra, parlo solo di chi c'è e sono soddisfatto di
chi c'è. Questa squadra, così com'è, ha tutto per esprimere le
proprie qualità. Dobbiamo riconoscerci come collettivo, abbiamo
qualità negli interpreti".
Dopo due vittorie di fila, in casa, servirebbe uno squillo
esterno per trovare ulteriore fiducia e lanciare un segnale al
campionato. Gli avversari calabresi saranno un osso duro.
"Veniamo da due gare buone nei risultati. Dobbiamo rimboccarci
le maniche per raggiungere il terzo risultato utile di fila. La
Reggiana mi piace nell'organizzazione, in attacco ha qualità, è
forte quando riparte. Dovremo essere migliori dell'andata, è una
gara insidiosa. Loro in casa hanno ottenuto buoni risultati,
battendo squadre d'alta classifica. Dovremo essere bravi nei
duelli offensivi. Dobbiamo avere l'umiltà di una squadra
operaia, con qualità importanti".
In porta si va verso la conferma dell'esperto Sirigu ("Ora
abbiamo due titolari e questo è un vantaggio. Se un calciatore
gioca e fa bene è giusto che abbia continuità"), a svantaggio
del giovane Desplanches.
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