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In evidenza
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In collaborazione con Agrigento 2025 Capitale Italiana della Cultura
"Siamo in un territorio che ha
delle bellezze straordinarie che devono essere assolutamente
valorizzate e che devono essere portate alla conoscenza di tutto
il mondo. Le parole del presidente Mattarella confermano lo
spirito d'integrazione, quando definisce Lampedusa avanguardia
delle civiltà europee. Su questa strada dobbiamo andare,
dobbiamo fare squadra e dobbiamo correre". Lo ha detto il
sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, alla fine della
cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale italiana della
cultura. E citando il video di Andrea Vanadia "Curri Peppì,
curri", che ha presentato Agrigento come Capitale italiana della
cultura, ha aggiunto: "Ogni tanto come racconta il video, si
casca, ma dobbiamo correre". Lampedusa e Linosa, fondamentali
nel dossier di candidatura, negli ultimi mesi non si erano
sentite molto coinvolte. Prima dell'arrivo del capo dello Stato,
lo stesso Mannino aveva constatato che "non c'era stato un ruolo
centrale di Lampedusa per la promozione del territorio. Devo
assistere, da semplice sindaco, e non da membro di una
fondazione che devo decidere. Non ritengo di essere travolto da
polemiche e critiche per colpe che non ho".
Le parole pronunciate, sul palco del teatro Pirandello, dal
presidente della Repubblica sembrano aver scongiurato possibili
incomprensioni. Concilianti anche le dichiarazioni, sempre alla
fine della cerimonia, del sindaco di Agrigento Franco Micciché:
"La linea che ha condotto questa grande avventura parte proprio
dall'esperienza di Lampedusa nell'accoglienza. Siamo stati
capaci di accogliere a migliaia donne, bambini e uomini e siamo
riusciti a dare gocce di speranza. E come dice il sindaco
Mannino dobbiamo fare squadra anche adesso".
Il sinaco di Lampedusa e quello di Agrigento hanno anche
partecipato all'inaugurazione della mostra Scart "Il lato bello
e utile del rifiuto", allestita nella cappella Santa Sofia e
organizzata dalla fondazione Agrigento 2025, dal Comune, dal
gruppo Hera e dalla Seap. Tra le opere esposte anche il quadro
del tempio della Concordia realizzato con i resti lignei delle
barche dei migranti che giungono a Lampedusa.
In collaborazione con Agrigento 2025 Capitale Italiana della Cultura
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