A partire dal 1° gennaio 2025 cambia
il modo in cui i rimborsi spese dei professionisti vengono
trattati a livello fiscale: a ricordarlo è l'Inpgi, la Cassa
previdenziale e assistenziale dei giornalisti autonomi e
freelance. In particolare, indica l'Ente, "la novità riguarda
principalmente la non rilevanza ai fini Irpef dei rimborsi spese
cosiddetti "a piè di lista", ossia quelli documentati e
addebitati direttamente al cliente in fattura per l'esecuzione
di un incarico (trasporti, pasti, noleggio attrezzature, etc.).
Fino al 31 dicembre 2024 queste voci concorrevano a determinare
l'ammontare dei compensi, salvo poi essere portate in deduzione
dal reddito ai fini del calcolo delle imposte dovute". Invece,
spiega l'Inpgi, "l'obiettivo principale del Legislatore è stato,
quindi, quello di semplificare gli adempimenti tributari,
estendendo ai rimborsi spese a piè di lista addebitati dai
lavoratori autonomi ai committenti il medesimo regime di
esenzione dalla base imponibile Irpef già previsto per i
lavoratori dipendenti".
E, si sottolinea,"il nuovo regime fiscale non comporta alcuna
modifica sul fronte previdenziale, che rimane del tutto
invariato", dunque "i rimborsi spese continueranno a essere
inclusi nella base di calcolo del contributo integrativo, pari
al 4%, dovuto all'Inpgi".
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