È stata completata in questi giorni
la fase di raccolta delle dichiarazioni di imprenditori e
collaboratori di famiglie industriali che sono state contattate
per tentativi di truffa da parte del gruppo che spendeva il nome
del ministro della Difesa Guido Crosetto e chiedeva grosse cifre
per pagare riscatti e liberare inesistenti giornalisti rapiti in
Medio Oriente.
In sostanza, nell'inchiesta coordinata dal pm Giovanni Tarzia
e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, sono state
sentite tutte le persone che hanno parlato direttamente al
telefono o con la voce del finto ministro o di un finto generale
o di altri che si spacciavano per componenti dello staff. Per
questo sono state raccolte agli atti pure le dichiarazioni di
Marco Tronchetti Provera e di un esponente della famiglia
Caltagirone. Oltre a quelle dei collaboratori di altri
imprenditori.
Sul caso di Massimo Moratti, l'unica persona che, da quanto
accertato al momento, ha versato soldi, è stata acquisita la sua
denuncia e poi anche un'integrazione. E attraverso la
cooperazione tra banche quei 980mila euro, bloccati nei giorni
scorsi su conti olandesi, stanno rientrando in Italia a
disposizione dell'ex presidente nerazzurro. Tra i vip che
avrebbero subito tentativo di raggiri figurano anche Diego Della
Valle, Patrizio Bertelli, Giorgio Armani, le famiglie Del
Vecchio, Beretta, Aleotti e Caprotti. Numerose le denunce già
presentate, compresa quella del ministro della Difesa.
Le indagini puntano ad individuare le menti della truffa,
dopo che due olandesi, intestatari dei conti, sono stati
indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa
aggravata e alla sostituzione di persona.
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