Si avvicina il processo per Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo accusata di aver assassinato i due figli neonati, entrambi morti subito dopo il parto, e di averli sepolti nel giardino di casa. La Procura di Parma e i carabinieri hanno infatti chiuso l'inchiesta confermando la contestazione di due omicidi e due soppressioni di cadaveri.
L'avviso di fine indagine, atto che solitamente prelude a una richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato al difensore, avvocato Nicola Tria, che ora ha venti giorni di tempo per decidere se far sottoporre la propria assistita a interrogatorio o inviare una memoria. Ma è quasi impossibile, vista la gravità delle accuse, che possa succedere qualcosa che faccia cambiare idea agli inquirenti.
La ragazza è ai domiciliari dal 20 settembre e proprio ieri la Cassazione ha annullato con rinvio a un nuovo collegio di giudici del Riesame, in diversa composizione, la decisione sulla custodia in carcere. Tutto inizia il 9 agosto quando nel giardino della villetta di Vignale viene trovato il corpicino di un bambino che, è stato accertato, era venuto alla luce due giorni prima: il medico legale dirà che è morto dissanguato e si ritiene la madre abbia reciso il cordone ombelicale. Chiara, che aveva nascosto la gravidanza a tutti, fidanzato e genitori compresi, nel frattempo è partita con la famiglia per una vacanza negli Stati Uniti, fino al 19 agosto. Al rientro, con la casa sotto sequestro, i Petrolini si trasferiscono in un'altra abitazione, lontani da lì.
Il 7 settembre, poi, a poca distanza dal luogo del primo ritrovamento, emergono i resti di un secondo neonato, che poi si è scoperto essere il primogenito della giovane, partorito il 12 maggio 2023. Il 20 settembre arrivano gli arresti domiciliari, decisi dal Gip a fronte di una richiesta di carcere da parte della Procura. I pm fanno appello e il Riesame dispone il carcere, il 17 ottobre, ma la misura rimane sospesa in attesa dell'udienza della Cassazione, fissata per ieri e che alla fine ha accolto il ricorso della difesa rinviando ad un nuovo giudizio sulla situazione cautelare.
È possibile che quando il nuovo Riesame sarà fissato - la Cassazione deve prima depositare le motivazioni della decisione di ieri - sia già in corso l'udienza preliminare sul duplice omicidio o il probabile passaggio successivo in Corte di assise.
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