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La Procura indaga sui voli del drone russo sul centro Ue

La Procura indaga sui voli del drone russo sul centro Ue

Sul lago Maggiore laboratorio di ricerca anche su sicurezza nucleare

31 marzo 2025, 08:18

Redazione ANSA

ANSACheck
Un drone © ANSA/EPA

Un drone © ANSA/EPA

 Ombre della guerra ibrida nei cieli italiani fanno scattare le indagini del pool antiterrorismo della procura di Milano e gli accertamenti dei servizi italiani.
A mettere in allerta inquirenti e investigatori è la rilevazione del Joint research centre della commissione europea ad Ispra, sul Lago Maggiore: la struttura di ricerca dell'Ue ha intercettato un drone di sospetta origine russa che avrebbe sorvolato la stessa zona, nel Varesotto, per cinque volte nell'ultimo mese. Proprio i responsabili del Centro comune di ricerca europeo, che ha avviato un progetto di ricerca sugli aspetti della sicurezza dei droni, hanno poi segnalato quanto stava accadendo facendo scattare controlli più approfonditi.


L'obiettivo principale è di fugare qualsiasi sospetto che alla base di questa vicenda possano esserci tentativi di spionaggio di obiettivi sensibili coperti da vincoli di sicurezza nazionale ed europea. Anche perché ad una manciata di chilometri ci sono stabilimenti di Leonardo, l'azienda industriale della Difesa nazionale, mentre più distante, a Solbiate Olona, c'è la sede operativa di un comando Nato ed a Pavia un altro luogo di ricerca con un laboratorio di energia nucleare applicata. Quanto è accaduto si aggiunge ad un altro giallo che riguardò una tragedia verificatasi nel 2023 nella stessa zona - a Sesto Calende - con il naufragio causato dal maltempo dell'imbarcazione Love Lake, sulla quale morirono gli agenti segreti dell'Aise e del Mossad israeliano.


Al momento - spiegano fonti di sicurezza che seguono il caso - c'è "massima cautela" sulla dinamica e sulla paternità dell'azione e appare difficile pensare a droni in grado di viaggiare dalla Russia all'Italia. Non ci sarebbero al momento testimoni oculari, il velivolo elettronico sarebbe stato intercettato da un sistema di rilevazione di radiofrequenze che avrebbe indicato un apparecchio di fabbricazione russa. La tipologia non è tuttavia di quelle che hanno la capacità di viaggiare per molti chilometri, quindi sarebbe eventualmente partito da una base non lontana dall'area che avrebbe sorvolato.
Mentre gli accertamenti degli inquirenti proseguono, anche il Copasir sarebbe orientato ad acquisire maggiori elementi prima di disporre ulteriori approfondimenti. Non si esclude che la questione possa già essere stata affrontata in maniera preliminare al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, che si è tenuto venerdì scorso e al quale ha partecipato come da prassi anche Matteo Piantedosi, il cui ministero ha la competenza riguardo alla protezione delle infrastrutture critiche sul suolo nazionale.


Il caso scuote anche la politica. Diversi partiti hanno annunciato interrogazioni parlamentari a cominciare da Forza Italia, che pretende "chiarezza", affinché "si sappia nel dettaglio cosa sia successo", visto che "il tema della sicurezza nazionale è un elemento essenziale da preservare rispetto ad influenze straniere, in un momento particolare come questo a livello internazionale. L'Italia - prosegue FI - è un grande paese produttore ed anche esportatore di tecnologie militari.


Questa vicenda dimostra che è essenziale investire anche in tecnologie moderne per garantire la nostra sicurezza, la riservatezza delle informazioni e, soprattutto, delle immagini del nostro territorio nazionale". A chiedere in tutte le sedi istituzionali preposte e competenti "informazioni specifiche, a tutela della sicurezza nazionale e delle produzioni strategiche italiane", è anche Italia Viva. Un'interrogazione ai ministri dell' Interno e della Difesa sarà inoltre Più Europa: "Se consideriamo accadimenti passati come il naufragio sul Lago Maggiore di uomini dei servizi segreti italiani ed israeliani e la fuga dagli arresti domiciliari nel Milanese di Artem Uss, il figlio di un oligarca putiniano, dobbiamo riscontrare un inquietante proliferare di accadimenti legati all'operato di servizi segreti stranieri in Lombardia, sui quali il governo dovrà riferire", sostiene il deputato radicale Benedetto Della Vedova. 

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