La trionfale accoglienza e il lunghissimo applauso di tredici minuti che ieri sera hanno salutato il ritorno a Cannes di Marco Bellocchio per la prima 'Rapito' in concorso trovano oggi confortante riscontro nell'opinione della critica internazionale. La stampa anglosassone era ovviamente incuriosita da una storia che già Steven Spielberg voleva raccontare oltre 10 anni fa e oggi rende merito al regista piacentino, anche se qua e là si sottolinea che la sua cura nel suono e nelle voci dei personaggi viene compresa soprattutto dagli italiani.
Con voce tonante il critico di The Guardian scrive: "Mi ha impressionato questo film: il momento in cui il papa tiene in braccio il piccolo Edgardo crea un impressionante parallelo quando per la prima volta lo vediamo tra le braccia della madre.
Il mio cuore batteva quando il bambino viene rapito da un potere brutale. E nel finale trattenevo il respiro. Questo film è già un classico". Gli fa eco Jessica Kiang di Variety che vede il film come "un imponente classico pressoché dickensiano... un film che si fa caldamente raccomandare". Appena più tiepido Hollywood Reporter che recensisce il film con favore, pur non collocandolo tra i capolavori del regista.
Come del resto tutti i critici anche Hollywood Reporter sottolinea poi lo straordinario contributo dato dalle musiche di Fabio Massimo Capogrosso e dai costumi di Daria Calvelli. Il critico di Screen, il veterano Lee Marshall, annota: "Fanatismo politico e religioso, abuso del potere, manipolazione e ricatto sono temi che affascinano da sempre Marco Bellocchio. Tutti i suoi migliori successi ruotano intorno a vittime di questo e Rapito non fa eccezione". Anche più interessante per un regista che ha chiesto al Papa di mostrargli il suo film e attende risposta è l'esordio della rivista cattolica francese La Croix: "A 83 anni il regista non ha ancora detto la sua ultima parola, orchestrando un dramma storico lirico e possente sul rapimento di un bambino ebreo da parte di una chiesa cattolica che sta perdendo il suo potere temporale". Gli fa eco Le Libre: "un film che ha entusiasmato la competizione di quest'anno: da notare che, pur amatissimo, Bellocchio non ha ancora mai avuto la Palma d'oro e questa volta ha voluto stare in concorso...".
Da Cannes a Roma: domani Rapito arriva in sala, distribuito da 01 Distribution e Marco Bellocchio e il cast - Paolo Pierobon, Barbara Ronchi, Fausto Russo Alesi, Leonardo Maltese - salutano il pubblico nella capitale. Domani alle 19 al cinema Troisi, con introduzione di Maurizio Molinari, direttore di Repubblica; alle 20.30 all'Eden, alle 21.15 al Greenwich, alle 21.45 al Troisi. Venerdì 26 maggio l'appuntamento è alle 20.15 al cinema Giulio Cesare, alle 21 al Quattro Fontane, alle 21.30 al Barberini, alle 22.15 al Multisala Lux dove l'incontro sarà al termine dello spettacolo delle 20. E ancora domenica 28 maggio alle 18.30 al cinema Caravaggio, alle 19.30 all'Adriano, alle 20.30 al cinema Farnese al termine dello spettacolo delle 18.15.
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