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La grafica delle avanguardie a Bagnacavallo dopo l'alluvione

La grafica delle avanguardie a Bagnacavallo dopo l'alluvione

Da Manet a Picasso al Museo delle Cappuccine dal 22 settembre

BAGNACAVALLO, 21 settembre 2024, 15:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una mostra per cercare di tornare alla normalità dopo l'ennesima alluvione: il Museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (Ravenna) ospita dal 22 settembre al 12 gennaio 'La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso'.
    L'esposizione parte da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell'800, passando attraverso l'iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai cosiddetti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard. In mostra, a fianco di quasi cento opere su fogli sciolti, anche diverse pubblicazioni grazie alle quali si diffusero più rapidamente le nuove stampe: veri e propri libri d'artista, come quelli realizzati da Matisse, o riviste e volumi nei quali venivano pubblicate litografie di artisti ritenuti i più grandi innovatori del segno grafico di allora.
    In un momento di così acceso fervore artistico molti furono i movimenti che nacquero e nei quali gli artisti si raggrupparono per sostenersi a vicenda in questi tentativi di affermare le novità espressive di cui erano portatori: dall'espressionismo tedesco con Ensor, Grosz, Kirchner, Kokoschka, Kollwitz, Masereel, Nolde, Pechstein, Schiele, al Simbolismo di Redon e Alberto Martini; dall'astrattismo di Kandinskij e Klee al Surrealismo di Ernst, Man Ray, Magritte, Dalì, Picabia. Non mancano le esperienze di autori difficilmente circoscrivibili in movimenti codificati: gli italiani Arturo Martini, de Chirico, Morandi, Wildt, Boccioni, Marini, Manzù, Carrà, Campigli e gli europei Chagall, Rouault, Giacometti, Léger, con una spazio importante riservato al lavoro di Picasso, che forse più di tutti ha segnato l'arte del'900 e che ha utilizzato tutto lo spettro delle tecniche artistiche, comprese quelle calcografiche, per esprimere il suo pensiero.
   

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