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Roma, 15 acqueforti di Roberto Mariotti al Museo Etrusco

Roma, 15 acqueforti di Roberto Mariotti al Museo Etrusco

Metamorfosi, opere ispirate agli Etruschi tra natura e artificio

ROMA, 08 novembre 2024, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ho realizzato le acqueforti dopo aver visitato siti archeologici quali Castel d'Asso, Norchia, Barbarano Romano, Blera, tutti luoghi incantati che hanno una caratteristica comune: edicole, resti di pietra, frontoni, embrioni di architettura, colombari nascosti, immersi e sovrastati dalla natura, che a malapena riescono a farsi vedere". E' il commento di Roberto Mariotti alla mostra 'Metamorfosi' che il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ospita fino all'1 dicembre e che riunisce frammenti di paesaggi e di luoghi segnati dalla presenza archeologica etrusco-italica in 15 opere d'arte grafica realizzate con la tecnica dell'acquaforte.
    Smessi i panni dell'architetto, Roberto Mariotti resta affascinato dalla tecnica pittorica dell'incisione che nel 2017 perfeziona dopo una casuale visita al sito archeologico di Castel d'Asso, luogo etrusco che lo emoziona particolarmente.
    Seguono altre visite a Norchia, Sutri, Barbarano Romano e Blera, dove l'artista scopre la bellezza delle tracce archeologiche in un miracoloso equilibrio tra natura e artificio, tra classicità e modernità. Questa condizione stimola la sua fantasia e il contrasto percepito crea, in tempi successivi, diverse sensazioni ed emozioni fino alla realizzazione delle opere in mostra. L'esposizione al Museo Etrusco, nata dalla collaborazione con l'Associazione Architettura Arte Moderna di Francesco Moschini, vuole riscoprire proprio quel legame tra i ritrovamenti e i territori della civiltà etrusca. "Siamo lieti di poter accogliere una proposta culturale e artistica come quella dell'Associazione Architettura Arte Moderna di Francesco Moschini - commenta la direttrice Luana Toniolo - che unisce alla qualità grafica uno sguardo del tutto particolare sui territori protagonisti della cultura etrusca e italica. Il lavoro di Roberto Mariotti ci consente di ampliare la prospettiva del Museo tornando a quei luoghi carichi di fascino, storia e significati, e ci permette di rileggere i paesaggi attuali attraverso le testimonianze archeologiche mediati dall'intervento della natura". La mostra è compresa nel biglietto di ingresso al Museo.
   

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