A poche settimane dall'inizio di
Expo Osaka 2025 l'artista italiana di fama internazionale Rosa
Mundi arriva in Giappone con "Umanità in viaggio", un corpus di
opere dal forte impatto filosofico e concettuale che, esplorando
il rapporto tra uomo, cosmo e tempo, inaugura il suo cammino
creativo in Estremo Oriente.
L'evento, che costituisce una prima assoluta nel Paese del
Sol Levante, si inserisce tra le numerose iniziative organizzate
dal Consolato generale d'Italia a Osaka, finalizzate a
valorizzare le eccellenze artistiche e creative italiane nei
confronti del pubblico giapponese e della comunità
internazionale residente nel Kansai.
Nel suo intervento di apertura, il console generale d'Italia
ad Osaka, Marco Prencipe, ha sottolineato quanto la cultura
costituisca un asse importante nelle relazioni bilaterali tra i
due Paesi, "Nazioni che condividono storia, tradizione e cultura
millenarie, e che ancora oggi possono essere considerate vere e
proprie potenze culturali per la loro capacità unica di
coniugare in modo esemplare passato, presente e futuro".
Riferendosi alla mostra 'Umanità in viaggio', Prencipe ha
aggiunto come "l'esibizione di Rosa Mundi intenda rappresentare
un viaggio artistico che celebra il contributo straordinario
dell'Italia alla cultura, alla scienza e all'innovazione nel
corso dei secoli, consolidando il legame tra tradizione e
modernità".
Al centro della ricerca artistica di Rosa Mundi c'è anche un
profondo rispetto per l'ambiente e una visione sostenibile della
creazione artistica: nelle sue mani, ogni materiale diventa
simbolo di rigenerazione, rendendo il rifiuto parte integrante
della narrazione artistica e offrendo un messaggio potente sulla
metamorfosi e la resilienza. Tutti i materiali utilizzati per le
sue opere, infatti, sono riciclati: il vetro e la plastica
provengono dal recupero di rifiuti marini, il legno è ricavato
da elementi storici come antiche botti di vino del Cinquecento,
così come anche il ferro, un tempo utilizzato per cingerle,
viene reinserito in un nuovo e virtuoso ciclo di vita. La
tempera, invece, è ricavata da pigmenti naturali estratti dalle
piante del giardino veneziano dell'artista, un ulteriore omaggio
alla connessione con la natura, la sostenibilità e il suo
territorio. La mostra, oltre a raccontare il percorso millenario
dell'uomo attraverso sette valigie simboliche, affronta le tappe
fondamentali dell'evoluzione umana in una rappresentazione
celebrativa delle eccellenze del nostro paese: Vitruvio,
Leonardo Da Vinci, Alessandro Volta, Antonio Meucci, Guglielmo
Marconi, Carlo Collodi. Facendosi simbolo del bagaglio culturale
e storico dell'uomo, delle sue esperienze e delle sue radici,
che si stratificano e intrecciano con il tempo, le sette valigie
sono un viaggio nella storia dell'umanità e del genio italiano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA