Passione, scandalo, intrighi a corte: il re è innamorato della favorita. Un seduttivo Johnny Depp accetta la sfrontatezza della cortigiana Maiwenn nelle prime immagini di Jeanne du Barry - La Favorita del Re il film che il 16 maggio aprirà il 76/o festival di Cannes e di cui è stato rilasciato il trailer italiano. Un'apertura a tutto glamour con un red carpet segnato dal ritorno sulle scene di Johnny Depp e il mito di Hollywood Michael Douglas di cui oggi è stata annunciata la Palma d'oro d'onore che sarà consegnata quella sera nella cerimonia condotta da Chiara Mastroianni.
Il film racconta la vita, l'ascesa e la caduta di Jeanne, interpretata da Maïwenn (attrice e regista), ultima favorita del Re Luigi XV, Johnny Depp. A completare il cast, Benjamin Lavernhe (The French Dispatch), Melvil Poupaud (Brother and Sister), Pierre Richard (Ti presento i tuoi), Pascal Greggory (L'ultima ora) e India Hair (La Ligne - La linea invisibile). Il film sarà successivamente distribuito al cinema in Italia da Notorious Pictures. La Jeanne du Barry del titolo è Jeanne Becu, conosciuta come mademoiselle Vaubernier (1743-1793) che, dopo la morte di Madame de Pompadour nel 1764, divenne l'amante ufficiale del re e si trasferì a Versailles nel 1768. Nonostante i migliori sforzi del Duca di Choiseul e il disprezzo che la delfina Maria Antonietta le riversò, riuscì a mantenere il suo posto a corte fino alla morte di Luigi XV. Grande amante delle arti, fu mecenate di vari pittori e artigiani, amica personale di Voltaire, contribuì a coltivare lo stile neoclassico a Versailles.
Nonostante le umili origini nella classe operaia, affamata di cultura e piacere, usò la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l'altro i gradini della scala sociale. Sposata frettolosamente con il conte Guillaume du Barry, nel 1768 la nuova contessa fu presentata alla corte e conobbe re Luigi XV già anziano. I due si innamorarono perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta. Alla morte del re nel maggio 1774, il suo successore Luigi XVI la bandì da Versailles e la mandò al convento di Pont-aux-Dames a Meaux. Denunciata alle autorità durante il Terrore, morì sulla ghigliottina nel dicembre 1793.
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