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Viola Davis, 'io presidente Usa? Meraviglioso se è per finta'

Viola Davis, 'io presidente Usa? Meraviglioso se è per finta'

Nemesi di Trump nell'action G20 su Prime Video con Impacciatore dal 10/4

ROMA, 30 marzo 2025, 18:13

di Francesca Pierleoni

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo essere stata, negli ultimi anni, Michelle Obama nella serie antologica The first lady e una generale amazzone in The Woman King, Viola Davis diventa una commander-in-chief, tanto abile nella diplomazia, quanto implacabile quando combatte, in 'G20', l'action thriller di Patricia Riggen, con Anthony Anderson, Antony Starr, Marsai Martin, Ramon Rodríguez, Douglas Hodge, Elizabeth Marvel e Sabrina Impacciatore (che spicca nel ruolo dell'iperansiosa ma coraggiosa responsabile del Fondo monetario mondiale), in arrivo dal 10 aprile su Prime Video.
Sulla falsariga di capisaldi del genere come Air force one e Attacco al potere, l'attrice vincitrice dell'Egot (i quattro principali premi Usa, Emmy, Grammy, Oscar e Tony award) , nei panni della presidente Danielle Sutton si ritrova contro una squadra di terroristi, che durante un summit del G20 in Sudafrica, prende in ostaggio i leader mondiali. "Essere presidente degli Stati Uniti? Farlo per finta è stato meraviglioso - dice con un sorriso Davis, nell'incontro in streaming internazionale che ha seguito l'anteprima per la stampa in vari Paesi -. La sfida è stata mostrarla sia come presidente che come essere umano (ha l'amorevole 'first husband' Derek e due figli adolescenti, il mite Demetrius e la ribelle quanto brillante Serena) che deve prendere decisioni difficili, pur avendo paura per la sua famiglia. E' una vera leader che si fa avanti per prima, qualcuno che sa come essere un vincitore voglia dire anche perdere e avere il coraggio di riprovare". Sutton "mette da parte le sue paure e prende la situazione in mano. E' stato molto difficile trovare l'equilibrio nel rappresentare una persona di potere, che è anche un soldato, pronta a combattere per chi ama, un'eroina".
Il film (coprodotto da Amazon MGM Studios e MRC, insieme a Mad Chance Productions e JuVee Productions (la società di Davis e del marito Julius Tennon), è stato girato nei primi mesi del 2024, molto prima della discesa in campo di Kamala Harris (sostenuta dall'attrice, ndr) Per quanto non venga volutamente precisato se la presidente sia repubblicana o democratica, il personaggio sembra la nemesi di Trump. E' una reduce, eroina di guerra, ideatrice di un piano economico per aiutare i Paesi più poveri e una guerriera che non lascia sul campo nessuno. Qualità che le servono per sventare il piano del gruppo terroristico ordito dall'ex soldato e mercenario Rutledge (Antony Starr, già star come 'supervillain' nella serie The Boys) che con elaborati deepfake punta a far crollare l'economia mondiale per arricchirsi. "Sono stato un cattivo tutta la mia vita- scherza Starr - la mia strategia per questi personaggi è costruire una persona vera in ogni aspetto. Ci si potrebbe fare un altro film con tutto quello che mi sono immaginato sulle origini di Rutledge".
Per la sua presidente combattente, Davis ha mantenuto lo stesso duro training fisico che aveva seguito per The woman king: "Ho detto sì a questo ruolo con in mente film come Air Force One, Salt, Tomb Raider…. e ho pensato a mia figlia. Ora è adolescente ma quando era piccola mi chiedeva sempre di essere inserita nelle storie che inventavo per lei e le raccontavo. Mi sono sentita così. Volevo essere parte di una storia come quelle che avevo visto in quei film. Quando mi hanno parlato del personaggio la prima volta ero stupita l'avessero offerto a me, pensavo fosse per attrici come Sigourney Weaver o Angelina Jolie… era come se mi fossi automaticamente rimossa dall'equazione. Poi ho capito che in realtà desideravo entrare in una storia come questa, e così anch'io ho fatto il mio action movie 'tosto'". Non è detto però che l'attrice si rimetta presto alla prova con il genere: "Mi piacerebbe, ma poi penso a quanto fossi stanca sul set....". Una soluzione ce l'ha già in mente il coproduttore Andrew Lazar: "Abbiamo garantito a Viola - interviene sorridendo - che semmai facessimo il sequel, sarà ambientato per gran parte nello Studio Ovale". 

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