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Al Piccolo debutta 'Storia di un cinghiale' con Montanari

Al Piccolo debutta 'Storia di un cinghiale' con Montanari

L'uruguyano Calderon rilegge il Riccardo III di Shakespeaere

MILANO, 12 marzo 2025, 16:57

Redazione ANSA

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Debutta in prima nazionale al Teatro Studio Melato, dal 14 marzo al 6 aprile, 'Storia di un cinghiale', un monologo di Gabriel Calderon ispirato al Riccardo III di Shakespeare e interpretato da Francesco Montanari.
    Classe 1982, cofondatore, nel 2005, in Uruguay, della compagnia Complot, Calderón è per la prima volta al Piccolo per dirigere la produzione in lingua italiana di un suo lavoro di successo, che racconta di un attore di teatro che non ha mai avuto un ruolo da protagonista. Ora che finalmente è il suo momento, si accorge di un'inquietante affinità con il suo personaggio: interpretandone il celebre monologo, ritrova in se stesso i lati oscuri del sovrano di York.
    "Il cinghiale - spiega Calderon - è un simbolo, è un animale che riveste diversi significati nella storia di Riccardo III.
    Per prima cosa, è presente sullo stemma della famiglia York, la casata del futuro re. Secondariamente è bianco, un'eccezione, esattamente come lo è il cigno nero. Candido ma non meno temibile: incarna l'ambizione del potere, non manifesta particolare intelligenza, né destrezza fisica, non è il padrone della foresta, ma si distingue per la brutalità con cui si scaglia a tutta velocità in una precisa direzione".
    Di quest'opera shakespeariana in particolare, per il regista, "ciò che produce un'eco nei nostri mondi è che tutti noi artisti ci impegniamo allo spasimo per ottenere qualcosa, nello stesso modo in cui Riccardo III si adopera, anima e corpo, per conquistare il trono. È bravissimo ad architettare tutto il piano per trasformare il suo sogno in realtà, ma una volta diventato re è incapace di mantenere il potere. Riccardo III è la grande metafora dei teatranti: siamo eccezionali quando creiamo qualcosa, lo spettacolo, che non durerà. Il teatro per il quale, ogni sera, do tutto me stesso scompare al calare del sipario".
   

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